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Kundalini yoga: quattro forme di risveglio

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corpo di luce
Quando si parla di risveglio bisognerebbe distinguere il risveglio della kundalini da altre forme di risveglio.
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Il risveglio dei chakra è completamente differente dal risveglio della kundalini.
Anche il risveglio di sushumna è un avvenimento molto diverso e il risveglio di muladhara chakra non è il risveglio della kundalini.
Anche se tutti i chakra, da muladhara fino ad agya, sono risvegliati, ciò non significa che la kundalini sia risvegliata.
Nel procedimento sistematico del risveglio della kundalini, il primo passo consiste nel purificare ida e pingala nadi e creare armonia nel loro funzionamento. Successivamente tutti i chakra devono essere risvegliati. Poi viene risvegliata sushumna nadi e, quando infine vi sarà un passaggio aperto per la sua risalita, la kundalini potrà essere risvegliata.
Se si sono seguite le prime tre indicazioni, allora il risveglio della kundalini non potrà che avere effetti positivi, ma se vengono tralasciate e la kundalini si risveglia, allora certamente vi saranno degli effetti negativi.
Supponiamo che abbiate risvegliato la kundalini prima del risveglio di sushumna: la Shakti non troverà un canale per andare verso Shiva. Rimarrà bloccata in muladhara chakra e creerà tremendi problemi sessuali e nervosi. Questo è un risultato negativo, perché cercavate l’unione con Shiva e volevate avere esperienze superiori e invece fate esperienze di stati più grossolani.
E se i chakra non sono stati risvegliati prima della kundalini, la shakti rimarrà bloccata in uno dei chakra e resterà lì ferma, anche per anni.
Si potrebbero anche sviluppare alcune siddhi che potreste non essere capaci di trascendere. Anche questo è un effetto negativo.
Ogni forma di risveglio ha il suo potenziale psichico.
Ogni nervo e fibra del vostro corpo è psichica ed è capace di produrre manifestazioni psichiche.
Vi è la possibilità che si risvegli l’intero corpo fisico.
Ogni cellula del corpo è un individuo.
Voi siete il corpo macrocosmico di quell’individuo microcosmico.

Primo stadio: disciplinare ida e pingala

Ida e pingala nadi sono responsabili per l’esistenza terrena.
Pingala conduce la forza vitale che è nel nostro corpo e ida la coscienza.
Queste due nadi nutrono rispettivamente i due emisferi del cervello che a loro volta controllano ogni attività del corpo.
Non è al risveglio di queste nadi che noi aspiriamo, ma alla loro disciplina.
Ida e pingala funzionano in alternanza l’una con l’altra, e influenzano direttamente la temperatura del corpo, le secrezioni digestive e ormonali, le onde cerebrali e tutti i sistemi del corpo.
Ida e pingala funzionano secondo un ciclo naturale, ma a causa di cattive abitudini alimentari e di uno stile di vita disarmonico, il ciclo naturale viene spesso alterato.
A volte una nadi predomina e l’altra è inattiva.
Questo causa squilibri mentali e fisici che generalmente portano ad una malattia.
Perciò ida e pingala devono essere disciplinate oppure fatte funzionare secondo le leggi della natura.
Sushumna nadi può essere risvegliata solo quando vi è armonia tra queste due nadi.
Perciò, per mezzo delle pratiche di hatha yoga, pranayama e raja yoga, le nadi devono essere purificate e disciplinate.
La migliore pratica per questo scopo è nadi shodhana pranayama, il pranayama che purifica le nadi.

Secondo stadio: il risveglio dei chakra

Lo yoga che abbiamo praticato attraverso le varie incarnazioni precedenti (che noi ne siamo consapevoli o meno) può aver già risvegliato i chakra inferiori. Sebbene la maggior parte di noi cerchi di risvegliare muladhara, swadhisthana ecc., potrebbe essere inutile farlo perché può darsi che ci siamo già evoluti fino oltre manipura, grazie agli sforzi fatti in una vita precedente.
É anche possibile che la kundalini possa essere risalita attraverso i chakra e che voi non lo sappiate perché non avete notato alcun sintomo.
In qualsiasi caso è comunque essenziale che tutti i chakra siano stati risvegliati prima di fare qualsiasi tentativo per risvegliare sushumna.
Se i chakra non sono stati purificati, allora la purificazione delle nadi non servirà a nulla.
Se i collegamenti elettrici non sono stati fatti o non sono eseguiti correttamente, anche se avete a disposizione il materiale elettrico della migliore qualità, come potrà essere distribuita l’energia elettrica? I chakra sono i collegamenti elettrici dai quali le nadi, come cavi elettrici, trasmettono l’energia alle diverse parti del corpo.
Ogni punto, fibra o muscolo del corpo è direttamente collegato con uno dei chakra.
Se provate dolore in una qualsiasi parte del corpo, la sensazione arriverà al chakra che è in relazione a quell’area particolare.
Ciò significa che tutto il vostro corpo è collegato con uno dei chakra.
Per esempio, gli apparati urinario, escretorio e riproduttivo sono alimentati da swadhisthana chakra.
swadhisthana chakra
Gli organi sessuali sono connessi a muladhara chakra.
muladhara chakra
L’apparato digerente, il piccolo e grande intestino, l’appendice, il pancreas, il duodeno, lo stomaco e il fegato sono tutti collegati con manipura chakra.
manioura chakra
Il cuore e i polmoni sono alimentati da anahata chakra.
anahata chakra
Però, nella maggior parte delle persone, i chakra sopra manipura sono dormienti.
Poiché muladhara è il chakra più elevato nell’evoluzione animale, esso è già funzionante nella maggior parte di noi.
Per questo tutti abbiamo una consapevolezza sessuale molto acuta e il sesso è diventato uno degli eventi più importanti nella vita dell’uomo.
Di conseguenza la maggior parte delle tradizioni della nostra società è basata su questa particolare necessità umana.
Il solo fatto che la società di oggi utilizzi i cinque tattwa del tantra (carne, pesce, vino, cereali e rapporti sessuali) nella vita di ogni giorno significa che nella maggior parte delle persone la kundalini sitrova in qualche punto tra muladhara e swadhisthana.
Una volta che la kundalini lascia swadhisthana e ascende in manipura ed anahata, non avete più bisogno di questi cinque tattwa.
Se siete bloccati in muladhara o swadhisthana, dovete purificare i chakra superiori ed attivarli.
Vi sono molti metodi per farlo.
Per coloro che hanno molta energia mentale, vi sono delle pratiche più elevate.
Con la concentrazione in bhrumadhya, potete risvegliare un chakra, con la pratica di uddiyana bandha potete risvegliarne un altro, con la pratica del mantra, del vostro mantra o di qualsiasi bija mantra, potete risvegliare quasi tutti i chakra uno alla volta e come conseguenza di questo risveglio potete avere delle ottime esperienze psichiche che potete facilmente gestire, ma è più prudente risvegliare i chakra con metodi più tenui.
Le asana hanno il compito di creare risvegli leggeri nei chakra.
Per esempio, sarvangasana risveglia vishuddhi, matsyasana risveglia anahata e bhujangasana risveglia swadhisthana.
Risvegliando i chakra delicatamente non avrete esperienze sconvolgenti.
A volte, quando un chakra si risveglia all’improvviso, potete avere esperienze di forme di vita inferiori.
Ciò significa che potete essere assaliti da paura, ansia, avidità, passione, depressione ecc..
Ogni chakra è simboleggiato da un animale particolare, che corrisponde ad una particolare coscienza animale, e se avviene un risveglio improvviso di uno dei chakra, potete esternare alcune delle emozioni animali connesse, in modo blando o potente.
Per esempio, la paura non è un’emozione umana, come non lo sono nemmeno l’infatuazione e la violenza.
Certo l’uomo sta tentando di espellere l’animale che è in lui, ma allo stesso tempo continua a tenerlo dentro di sé.
Per questo bisogna fare in modo che il risveglio dei chakra non avvenga con una manifestazione esplosiva.

Terzo stadio: il risveglio di sushumna

Per purificare e risvegliare sushumna è necessario molto lavoro e dovete sentirvi pronti ad affrontare esperienze che sono più intense di quelle associate al risveglio dei chakra.
Queste esperienze oltrepassano il piano razionale.
Non sono neppure reali e non possono essere spiegate o comprese del tutto.
Se i chakra sono risvegliati, ida e pingala equilibrate e anche le altre nadi sono state purificate, ma vi è una ostruzione in sushumna, allora il risveglio della kundalini non raggiungerà il suo scopo.
Ida e pingala non sono inferiori a sushumna: il risveglio di pingala nadi risveglierà una parte del cervello e il risveglio di ida ne risveglierà un’altra, però, quando la kundalini entra in sushumna, tutto il cervello ne è influenzato.
Negli antichi testi tantrici è chiaramente indicato che non ha importanza se la kundalini entra in un altro canale.
Se c’è un risveglio in pingala, si diventa un guaritore o un siddha, clui che ha il controllo sulla natura, la materia e la mente.
Quando c’è il risveglio in ida, si possono fare predizioni o divenire un profeta.
Ma quando si risveglia sushumna, la kundalini sale dritta fino a sahasrara e allora si diventa un jivanmukta, un’anima liberata.
Per questo per il risveglio di sushumna vengono prescritti hatha yoga e pranayama.
Vi sono anche altri metodi, ma il kriya yoga è il migliore, in particolare le pratiche di maha mudra e maha bheda mudra.
Per poter risvegliare sushumna, ida e pingala devono essere bloccate.
Potete perciò capire l’impostanza della pratica di kumbhaka, la ritenzione del respiro.
Quando entrambe le nadi sono bloccate con kumbhaka, subito dopo scoprirete che in esse il flusso di energia scorre simultaneamente.
É a questo punto che dovrebbe risvegliarsi la kundalini.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984