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Metodi di risveglio: Raja yoga

suryanamaskara 0

Patanjali, Signore dei Serpenti, compositore degli Yogasutra, testo di Raja Yoga
pranava
Il quinto metodo per indurre il risveglio è attraverso il Raja yoga e lo sviluppo di una mente equilibrata.
Questa è l’unione totale tra la coscienza individuale e la supercoscienza ed avviene tramite il processo sequenziale di concentrazione, meditazione e comunione (samyama, n.d.r.): è un’esperienza di unione con l’assoluto o supremo.
Tutte le pratiche di Raja yoga, precedute dall’hatha yoga, portano ad esperienze permanenti molto lievi, ma possono anche portare a stati di totale depressione, nei quali non si ha più alcuna voglia di agire.
Il metodo Raja yoga è molto difficile per la maggior parte delle persone perché richiede tempo, pazienza, disciplina e perseveranza.
La concentrazione della mente è una delle cose più difficili da raggiungere per l’uomo moderno.
Non si può intraprendere prima che la mente sia diventata stabile, prima che i karma abbiano cessato i loro effetti e le emozioni siano state purificate per mezzo del karma yoga e del bhakti yoga.
É nella natura della mente rimanere permanentemente attiva e questo costituisce un vero pericolo per le persone del nostro tempo perché, quando cerchiamo di concentrare la mente, creiamo una divisione.
Perciò la maggior parte di noi dovrebbe praticare la concentrazione solo fino ad un certo punto.
Seguendo le tecniche del Raja yoga per il risveglio, nell’aspirante avvengono dei cambiamenti.
Egli può trascendere la fame e tutti i propri vizi o abitudini.
Le sensualità della vita non lo interessano più, la fame e l’impulso sessuale diminuiscono e il distacco si sviluppa spontaneamente.
Il Raja yoga conduce ad una lenta trasformazione della coscienza.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984