Sono stati esposti nove metodi riconosciuti per il risveglio della kundalini, ma vi è una decima via: non aspirate al risveglio.
Lasciate che avvenga se deve avvenire: “Io non sono responsabile del risveglio, è la natura che compie ogni cosa. Io accetto tutto quello che mi succede”.
Questa via è conosciuta come il sentiero dell’arrendersi e se siete abbastanza fiduciosi che la vostra kundalini si risveglierà, possono passare ventimila anni in un battito di ciglia e kundalini si risveglierà in un attimo.
Osservazioni scientifiche hanno rivelato differenti effetti in seguito al risveglio della kundalini.
Coloro che hanno la kundalini risvegliata fin dalla nascita non mostrano cambiamenti emozionali. Sono come di legno.
Coloro che hanno risvegliato la kundalini peer mezzo del pranayama hanno un quantum elevato di carica elettrica nella colonna vertebrale e in tutto il corpo e momentaneamente possono manifestarla in modo schizofrenico.
In confronto karma yoga e bhakti yoga sono considerati metodi di risveglio più sicuri e moderati, ma i metodi tantrici sono più scientifici di quelli non tantrici, perché nel tantra non si cerca di reprimere o disperdere l’energia.
Nei metodi non tantrici vi è antagonismo: una parte della mente lo desidera e la stessa mente dice di no.
Voi reprimete i vostri pensieri, avete voglia di divertirvi, ma nello stesso tempo dite:”No, è male”.
Non è una critica dei metodi non tantrici: sono dei metodi morbidi che non creano alcun problema.
Sono come la birra, ne bevete poca e non succede nulla, ne bevete quattro o dieci bicchieri e non succederà gran che.
Ma i metodi tantrici sono come l’LSD, ne assumete una minima quantità e vi porta fuori.
Se c’è qualcosa che va male, va male, se invece c’è qualcosa di buono, è buono.
Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984
