Shavasana (posizione del morto)
Per eseguire Shavasana, sdraiatevi sul pavimento supini, le braccia di fianco ed in linea con il corpo, i palmi rivolti verso l’alto.
Separate leggermente i piedi in una comoda posizione e chiudete gli occhi.
Rilassate tutto il corpo.
Non muovete alcuna parte anche se vi sentite scomodi.
Questo è Shavasana.
Respiro
Lasciate che il respiro diventi ritmico e spontaneo.
Divenite coscienti dell’inspirazione e dell’espirazione.
Contate il numero di respiri: dal numero 27 all’indietro fino a zero.
Ripetete mentalmente, “io inspiro 27, io espiro 27, io inspiro 26, io espiro 26 e così via, arrivando fino a zero.
Se la mente vaga e dimenticate il numero successivo, ricominciate il conteggio da 27.
Se la mente può essere mantenuta in questo modo sul respiro per qualche minuto, sperimenterete uno stato di rilassamento molto profondo, forse sino ad allora sconosciuto.
Durata
Generalmente, più lunga è la pratica, migliori sono i risultati.
Durante la pratica delle asana un minuto o due è sufficiente.
Concentrazione
Fisica: sul rilassamento del corpo e sul respiro e il conteggio dei respiri.
Spirituale: su Agya chakra.
Benefici
Shavasana porta rilassamento a tutto il sistema psico-fisiologico.
É ideale se praticata prima di dormire, prima o durante una sessione di asana e particolarmente dopo esercizi dinamici come surya namaskara.
Nota
Shavasana è anche detta mritasana dal sanskrito “mrit” che significa “morto” e “asana” che significa “postura”.
Fonte
Swami Satyananda Saraswati, “Asana Pranayama Mudra Bandha”, Yoga Publications Trust 2008