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Asparago pungente

Asparagus acutifolius L.

Famiglia

Asparagaceae

Ordine

Liliales

Sottoclasse

Liliidae

Classe

Liliopsida

Descrizione

Da Roberto M. Suozzi : Dizionario delle erbe medicinali - Grandi Tascabili Economici Newton:

Inglese:Wild asparagus.Francese:Asperge officinale.Tedesco:Gemeiner Spargel.Spagnolo:Espàrrago comùn.

Habitat e descrizione - E' una pianta erbacea che può raggiungere i 2 m di altezza; ha rami lunghi e ramoscelli lesiniformi simili a foglie. I fiori sono portati da piccoli pedicelli e il frutto è una bacca. I turioni, che si sviluppano dal rizoma, sono rivestiti da foglie che hanno subito una metamorfosi trasformandosi in squame. La si trova allo stato selvatico, in terreni sabbiosi e sotto le siepi. Si pensa sia originaria della Persia, ed è diffusa in Europa centrale e meridionale, in Asia occidentale e in Africa settentrionale. Note storiche - In un ricettario attribuito a M. Savonarola si afferma dell'asparago: "in radice, legata al collo, favorisce il parto". E il Mattioli: "L'Asparago è volgarmente noto. Le cui cime cotte ne i cibi mollificano il corpo, e fanno orinare. La decottione delle radici loro bevuta, giova all'orina ritenuta, à trabocco di fiele, alle malattie delle reni, e alle sciatiche. La decottione fatta nel vino, tenuta in bocca dalla parte del dolore, giova à i denti, che dogliono. Conferisce à tutte queste cose il loro seme bevuto. Le cime peste, e bevute col vino bianco, levano i dolori delle reni. Cotte tanto lesse, quanto arrostite, e mangiate ne i cibi medicano ritenimenti dell'orina, e alla disenteria. Le radici cotte con vino, overo con aceto, giovano à membri smossi, e cotte lesse con fichi, e ceci e mangiate ne i cibi, conferiscono à trabocco di fielo: medicano à dolori della sciatica, e dell'orina. Bevuta la decottione delle radici fanno sterili tanto i maschi, quanto le femmine". Da http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=14285 Sinonimi Asparagus corruda Scop. Asparagus ambiguus De Not. Asparagus commutatus Ten. Tassonomia Regno:Plantae Divisione:Magnoliophyta Classe:Liliopsida Ordine:Liliales Famiglia:Liliaceae Nome italiano Asparago spinoso,asparago pungente,asparagina. Etimologia Probabile derivazione dal greco Sparassien che significa strappare, per la presenza di spine oppure da asparagos (da spargaô: è rigonfio). Acutifolius = foglie aguzze fa riferimento ai rami trasformati in foglie appuntite. Descrizione Pianta perenne, formante cespugli pungenti, che si sviluppano da rizomi sotterranei striscianti, legnosa a maturità ma con fusti giovani che si sviluppano in altezza diventando simili a liane che si abbarbicano alle piante vicine, questi giovani fusti si chiamano turioni e sono commestibili, spuntano alla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata. Foglie Le foglie sono le squame presenti nel fusto principale e ben visibili nei turioni; i cladodi (o cladofilli) sono invece dei veri e propri rami, modificati in modo da poter svolgere la fotosintesi, che diversamente non viene svolta dalle foglie. Questi rami modificati sono costituiti da strutture piccole, aghiformi con punta acuminata, riunite in mazzetti. Fiori I fiori sono dioici (fiori maschili e femminili portati da piante diverse) e sono di colore giallastro, piccoli e di cattivo odore, da quelli femminili si formeranno i frutti. Frutti Sono piccole bacche tonde di colore verde, che diventano neratre a maturità, e sono tossiche. Periodo di fioritura Agosto - Settembre Territorio di crescita L'asparago cresce in tutte le regioni italiane fino a 1300m, ad eccezione di Piemonte, Val d'Aosta e Trentino Habitat Boschetti di latifoglia e aghifoglia, terreni incolti, uliveti e territori colpiti da incendi. Somiglianze e varietà Asparagus aphyllus Asparagus albus Asparagus officinalis Asparagus tenuifolius Specie protetta In alcune regioni è permessa la raccolta solo per un tempo determinato. Ma normalmente la quantità massima di raccolta è limitata ad 1kg, come ad esempio per il Lazio (L.R. 32/98).

Usi alimentari

L'assunzione di asparagi selvatici porta con se una sgradevole conseguenza non a tutti nota: i reni eliminano una sostanza conosciuta come metilcaptano che presenta un forte e fetido odore, talmente penetrante da lasciare del tutto imbarazzato e sbalordito persino l'ignaro consumatore, quando dopo alcune ore dal pasto svuota la vescica dalle urine.

Ricette

Pasta con guanciale e asparagi selvatici

http://www.bevitalia.it/ricette/ricetta-pasta-con-guanciale-e-asparagi-selvatici.htmlIngredienti X 2 persone200 gr. di Trofie15-20 asparagi selvatici80 gr. di guancialeolio extravergine d'oliva2 spicchi d'agliovino biancopecorino e pepePreparazione Tagliare a pezzetti gli asparagi selvatici ed il guanciale a dadini. Successivamente fate soffriggere due spicchi d'aglio, quando imbiondisce aggiungere gli asparagi e dopo 2 minuti il guanciale. Alzate il fuoco e bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco. Sfumato il vino aggiungete un po di pepe nero.Attendete altri 5 minuti per ultimare la cottura. Per questa ricetta sono consigliate le trofie.

Risotto agli asparagi selvatici

http://www.fragolosi.it/primi/risotto-agli-asparagi-selvatici/Ingredienti per 4 persone:Per il risotto:400 g di riso Carnaroli, 250 g di asparagi selvatici, 1 cipolla media, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1 litro abbondante di brodo vegetale, 50 g di burro, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.Per mantecare:una noce di burro, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato.Preparazione:Pulire gli asparagi, togliendo accuratamente tutta la terra. Raschiare i gambi con un coltellino e pareggiarli alla stessa altezza, eliminando la base dura. Lavarli, legarli e metterli in piedi nell’apposita pentola, con l’acqua che arriva fino a sfiorare le punte. Lessarli per 10 minuti. Scolarli, tagliarli in pezzetti e metterli da parte. Sbucciare la cipolla, lavarla e tritarla finemente. Pelare anche l’aglio. Mettere sul fuoco un tegame con il burro ed un cucchiaio di olio. Quando il burro inizierà a sciogliersi, unire il trito di cipolla e l’aglio intero. Lasciarli appassire a fuoco dolcissimo, in modo che non prendano colore. Unire gli asparagi sminuzzati e lasciarli insaporire per 2 minuti. Togliere l’aglio ed unire il riso. Lasciarlo tostare per 2 minuti, rimestandolo fino a quando il condimento sarà del tutto assorbito. Quando sarà diventato lucido, bagnarlo con il vino bianco secco e farlo evaporare, alzando la fiamma al massimo. Una volta sfumato tutto il vino, abbassare la fiamma e cominciare a bagnare il riso con un mestolo di brodo bollente. Regolare di sale e di pepe. Continuare la cottura per altri 15-16 minuti, aggiungendo, a mestoli, il brodo caldo man mano che verrà assorbito, senza smettere mai di mescolare. A fine cottura, togliere il risotto dal fuoco. Mantecarlo con il burro e con il parmigiano grattugiato. Mescolarlo accuratamente, coprirlo e lasciarlo riposare per qualche minuto. Trasferirlo, poi, su un piatto da portata e servirlo immediatamente.

Frittata con asparagi selvatici

http://ricette.giallozafferano.it/Frittata-con-asparagi-selvatici.htmlIngredienti5 uova medio-grandi500 gr di asparagi selvatici2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato 2 cucchiai di pecorino grattugiato SalePepe5-6 cucchiai di olio extravergine di oliva80 gr di speck a pezzettiPreparazione: Mondate gli asparagi tagliando il gambo la dove è ancora tenero (scartando così la parte legnosa), quindi lavateli. Lessate gli asparagi ponendoli nel cestello dell’apposita asparagera  con le punte fuori dall'acqua; quando saranno cotti (circa 10 minuti dal bollore dell’acqua) scolateli e lasciateli sgocciolare per bene, quindi tagliateli a pezzi. Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova e aggiungete il formaggio grattugiato, il sale, il pepe, lo speck a pezzetti e infine gli asparagi tagliati. Mescolate tutti gli ingredienti . In una padella, versate 5-6 cucchiai di olio extravergine d’oliva, fatelo scaldare e poi unite il composto precedentemente preparato che farete cuocere a fuoco dolce per qualche minuto. Ora dovrete girare la frittata quindi, se non site molto esperti, sarà meglio che indossiate un guanto da cucina per non scottarvi nell’operazione. Prendete un coperchio leggermente più largo della padella che state utilizzando, poggiatelo sulla padella e, tenendolo ben premuto su di essa, girate il tutto. La padella dovrà trovarsi capovolta ma al di sopra della frittata che si sarà invece posata sul coperchio sottostante. A questo punto fate scivolare la frittata dal coperchio nella padella e continuate la cottura sul lato ancora crudo per qualche altro minuto. A cottura avvenuta fate scivolare la frittata su di un piatto da portata e quindi servitela calda.

Proprietà

Da Roberto M. Suozzi : Dizionario delle erbe medicinali-Grandi Tascabili Economici Newton:

Parti usate - Rizoma.

Componenti principali - Asparagina (a cui è dovuto il caratteristico odore delle urine dopo l'ingestione di asparagi), glucoside, tannino, saponoside, sali di potassio, vitamina A, vitamine del gruppo B e C.

Indicazioni terapeutiche - Diuretico. Preparazioni: tintura madre, estratto fluido, è possibile anche preparare un decotto con il rizoma. Da http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=14285 Costituenti chimici L'asparago è ricco di vitamina A, B1, B2, C, sali di potassio, aminoacidi come arginina e tirosina, acido succinico, asparagina che è un mono-ammide dell'acido aspartico. Uso Alimentare Al pari dell'asparago coltivato, si consumano i turioni, che hanno un sapore più marcato e leggermente amarognolo. Si usano cotti e conditi con olio e limone, in minestre, pasta e risotti, ma la ricetta più usata nell'area mediterranea sono le frittate di asparagi selvatici. In Romagna si mangiano crudi nelle insalate, in Toscana e Sardegna si conservano sott'olio. Uso Cosmetologico Viene usato per l'eliminazione dei liquidi e delle tossine aiutando a combattere la cellulite, a purificare e rendere luminosa la pelle. Uso Farmacologico Gli asparagi, combattono l'anemia, stimolano la funzionalità epatica e renale, rendono più fluido il sangue. Medicina alternativa e Curiosità I turioni eduli hanno ben note proprietà diuretiche, nonché aperitive, antiedemigene, antireumatiche, depurative e lassative; dalle radici essiccate si può ricavare una tintura madre con proprietà depurative, dimagranti ed antinfiammatorie. Nell'ambito della medicina popolare toscana, i turioni sono impiegati per preparare un decotto, il quale assunto oralmente esercita un'azione diuretica ed antinfiammatoria. Note La facoltà di farmacia dell'università di Borgogna, ha isolato, dalle radici dell'Asparagus acutifolius, 6 saponine steroidee. E' una delle piante che si rigenera velocemente dopo gli incendi boschivi. Ai più è conosciuta come pianta che i fioristi usavano per le composizioni floreali, il classico verde. L'asparago è conosciuto fin dai tempi degli antichi egizi, dove se ne riscontra la presenza nei loro geroglifici. I suoi rami venivano usate dai contadini in tutt'Italia per adornare le effigi dei santi e della Sacra Famiglia, si usavano anche i suoi rami con dei batuffoli di cotone per simulare la neve, e adornare la capanna del presepe.

IMPORTANTE: si raccomanda di raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono, lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.

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