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Calcatreppola marittima

Eryngium maritimum L.

Famiglia

Apiaceae

Ordine

Apiales

Sottoclasse

Rosidae

Classe

Magnoliopsida

Descrizione

Calcatreppola marittima, Erba di S.Pietro
English name: Sea holly

Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Pianta erbacea perenne, glabra, coriacea e spinosa, con un robusto rizoma.
Ha il fusto alto 15 - 40 (50) cm striato, eretto, robusto, legnoso e midolloso all'interno, ramificato in alto, di colore grigio-verde azzurrino nella parte superiore.
Le foglie son coriacee, con contorno spinoso, glaucescenti, nervature palmate-reticolate, le basali sono picciolate, con base cordiforme e lamina suborbicolare o reniforme, divisa in 3-5 lobi, con il segmento centrale più piccolo dei laterali, più o meno profontamente dentati; le superiori sono sessili ed amplessicauli, di colore grigio-verde con tonalità azzurrine e talvolta violacee.
All’apice del fusto e all’ascella delle foglie sono raggruppate le infiorescenze semplici ad ombrella contratta formata da capolini subglobosi che misurano da 2 a 4 cm, di colore bluastro, protetti da 4-6 brattee spinose, ovato-lanceolate con poche spine acute, patenti, rigide, lanceolate che misurano anche il doppio del capolino.
I piccoli fiori ermafroditi e profumati del capolino sono di colore ametistino, e sono formati da 5 sepali cuspidati, rigidi, eretti e 5 petali più brevi del calice e smarginati, 5 stami, e ovario infero bicarpellare.
Il frutto e un poliachenario ovoidale, formato da due monocarpi uguali e concresciuti, con striature longitudinali sul dordo, provvisto di uncini superficiali per la disseminazione che maturando si separano.

Tipo corologico: Medit.-Atl.(Euri-) - Coste atlantiche e mediterranee, ma con ampie penetrazioni nell'entroterra.

Antesi: da Giugno a Settembre

Distribuzione in Italia: comune su tutte le coste della Penisola.

Habitat: pianta psammofila è pioniera delle dune mobili, grazie al suo apparato radicale che può arrivare ad estendersi per oltre un metro nel substrato, può resistere alla violenza del vento e gli permette di cercare ed assorbire la poca acqua a disposizione in quel terreno che difficilmente riesce a trattenerla. Inoltre la sua cuticola spessa e cerosa, nonché le sue brattee e foglie spinose la difendono dalle perdite d'acqua, dall'erosione della sabbia spinta dal vento e dal pascolo degli animali. Infine anche il suo colore grigio-ametistino sembra difenderla dalla eccessiva evaporazione riflettendo parzialmente i raggi del sole.
Per quanto sopra, sviluppandosi, riesce a bloccare il movimento della sabbia contribuendo in tal modo efficacemente alla stabilizzazione delle dune mobili, e agevolando quindi, lo sviluppo della vegetazione colonizzatrice.
Sembra quindi pleonastica la raccomandazione di non raccogliere questa pianta, che con la sempre più crescente antropizzazione delle spiagge vede restringersi il suo areale di crescita.

Etimologia: Il nome del genere deriva da quello utilizzato dagli antichi greci, il nome del genere fa riferimento al suo habitat.

Fonte: http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=1239

Usi alimentari

Le foglie giovani possono essere consumate cotte e le radici dolciastre, crude in insalata.

Proprietà

Pianta afrodisiaca, diaforetica, espettorante, stimolante, aromatica, diuretica, tonica.
Non si conoscono sue tossicità, ma un consumo elevato può provocare abbassamenti della pressione sanguinea.

IMPORTANTE: si raccomanda di raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono, lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.

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