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Calendula o fiorrancio selvatico

Calendula arvensis (Vaill.) L.

Famiglia

Asteraceae

Ordine

Asterales

Sottoclasse

Asteridae

Classe

Magnoliopsida

Descrizione

Da Gualtiero Simonetti - Marta Watschinger : Guida al riconoscimento delle erbe di campi e prati - Illustrati Mondadori:

Pianta annua, pelosa, intensamente odorosa, con fusti più o meno ascendenti; le foglie verde-chiaro sono in basso picciolate e spatolato-dentate, in alto sessili, lanceolate. I capolini, di 2 cm di diametro, sono isolati, con fiori color giallo o arancio intenso. Gli acheni sono polimorfi, per lo più a ferro di cavallo, aculeati. Il nome del genere deriva dal latino calendae, perchè fiorisce in ogni mese dell'anno. Fioritura: a cavallo dell'inverno. Vive nei campi, vigne e incolti fino a 600 m. Comune nell'Europa centro-meridionale.

Da Roberto M. Suozzi : Dizionario delle erbe medicinali-Grandi Tascabili Economici Newton:

Inglese:Marigold.

Francese:Souci.

Tedesco:Ringelblume.

Spagnolo:Maravilla comùn.

Pianta erbacea annuale, spontanea nei campi e nei terreni incolti, alta fino a 30 centimetri; presenta fiori di color giallo-arancio, belli e solitari, che sbocciano quasi per tutto l'anno (si dice che esprimano le inquietudini dell'animo umano). Sotto l'azione dei raggi solari, lentamente i fiori si aprono e si volgono verso il sole, man mano che questo si alza all'orizzonte. Quando si avvicina il tramonto, la calendula si abbassa invece verso terra, fino quasi a piegarsi. I contadini al mattino traggono, guardando i suoi fiori, pronostici sul tempo: se questi fin verso le otto son chiusi, si aspettano pioggia. La calendula cresce in Asia occidentale, Africa settentrionale ed Europa. Note storiche - I petali della calendula, freschi o essiccati, venivano adoperati, al tempo dei Romani, come sostituti dello zafferano.I fiori, inoltre, venivano spremuti freschi per trarne un succo per tinture gialle. Solsequium era il nome datole dai Latini, perchè i suoi fiori seguono il sole. Calendula deriverebbe invece dal latino calendae (primo giorno del mese), poichè fiorisce all'inizio di ogni mese, per tutto l'anno, anche d'inverno, se questo non è estremamente rigido. Tra gli Aztechi era viva la leggenda che la calendula fosse nata dal sangue dei guerrieri caduti nella battaglia contro Fernando Cortez. In India la calendula ornava il tridente di Mahadeva. Il Mattioli precisa: "Errano coloro che si pensano che la Calendola, la quale noi chiamiamo in Toscana Fior rancio, sia eliotropio maggiore". Nel XVII secolo Alessio Piemontese così consigliava:"A far gettar la secondina.Piglia delle foglie, e fiori della calendola, e secchi ne farai polvere, e quella ponerai d'attorno una candela di cera che sia grossa, e accesa fumigarai la natura per di sotto, e farà l'effetto". Secondo Castore Durante la calendula (Caltha): "Provoca i mestrui bevendosi il succhio, overo mangiata l'herba alquanti giorni continui....Mangiansi le foglie, e i fiori utilmente nelle insalate, e messi nei brodi da lor buono odore, e sapore (...).L'acqua stillata dalli suoi fiori, e frondi leva l'infiammation de gli occhi istillavi dentro, ò con una pezzetta applicata, e assottiglia la vista e vale come quella del cardo santo, e della scabiosa à i mali pestiferi, e è cordiale".

Sinonimi: Calendula arvensis L. subsp. arvensis var. malacitana (Boiss. & Reut.) Cout., Calendula officinalis L. subsp. arvensis (L.) Fiori

Da http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=15394:

Calendula arvensis (Vaill.) L.Sp. Pl. ed 2 : 1303. (1763)Basionimo: Caltha arvensis Vaill. - Königl. Akad. Wiss. Paris Phys. Abh. 5: 558 (1754)Altri sinonimi: Calendula bicolor Rafin., Calendula incana Willd., Calendula micrantha Tineo, Calendula parviflora Rafin, Calendula stellata Cav.AsteraceaeCalendula, Calta, Fiorrancio selvatico, dei campi, calta selvaticaForma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.Descrizione: Pianta erbacea annuale o bienne,intensamente odorosa, termofila, pubescente, alta 10-50 cm e con aspetto ragnateloso da giovane;Fusto generalmente ramificato, arcuato-ascendente o eretto.Foglie verde chiaro alterne e di forma oblanceolata-spatolata ;le basali attenuate al picciolo con il margine intero ± dentato 6-15 x 20-50 mm ; le intermedie e le superiori sessili con base cordata e semiamplessicaule.Fiori numerosi, di colore giallo-arancio e disposti in capolini solitari lungamente peduncolati, ricurvi verso il basso dopo la fioritura, larghi 2-3 cm e con ligule femminili a 1 serie 7-12 mm e tridentati all'apice, il disco è tubuloso concolore ed ermafrodita.Brattee involucrali campanulate su 2 ordini con margine sottile e scarioso e talvolta leggermente porporino.Il frutto è un achenio eterocarpo, biancastro, sprovvisto di pappo che si presenta in 3 forme diverse:-quello esterno falciforme lungo 2 mm e con spinule-quello mediano alato solo lateralmente e a forma concava-quello interno falciforme o anulare, grossolanamente rugoso sul dorso.Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).Antesi: Novembre-Maggio (raramente tutto l'anno)Distribuzione in Italia: Presente in tutte le regioni tranne in VDA, in TAA non più segnalatoHabitat: E' pianta gregaria nei terreni incolti, margine sentieri e strade, nei vigneti. Predilige i terreni calcarei. Da 0 a 600 m di altitudineNote di Sistematica: E' parente stretta di Calendula officinalis L. più frequentemente coltivata e spontanea solo in alcune regioni d'Italia; inoltre il suo portamento è più imponente (capolino di 5 cm) e con caule eretto. La fioritura di C. officinalis è compresa tra giugno e dicembre.Altre specie presenti in Italia sono:- Calendula suffruticosa Vahl subsp. fulgida (Raf.) Guadagno ,- Calendula suffruticosa Vahl subsp. maritima (Guss.) Meikle,- Calendula tripterocarpa Rupr.Tassonomia filogenetica    Magnoliophyta    Eudicotiledoni    AsteridiOrdine    Asterales LinkFamiglia    Asteraceae Bercht. & J.PreslTribù    CalenduleaeGenere    Calendula L.Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino " calendae" in allusione al tempo che scorre come la fioritura che si protrae per parecchi mesi.L'epiteto del genere allude ai luoghi in cui vegeta speciamente nei campi arati.Proprietà ed utilizzi: Immagine  Specie commestibile officinaleSi hanno notizie di un suo assiduo utilizzo fino al medioevo, fu poi per molto tempo dimenticata. Riscoperta dalla medicina moderna per la presenza di flavonoidi, saponine, resine, oli essenziali, tracce di acido salicilico, beta carotene, licopene, luteina e xantine, queste ultime danno il caratteristico colore aranciato al fiore.Viene utilizzata come antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico, cicatrizzante, callifugo, sudoripara, e regolatrice del flusso mestruale.Utilizzata anche per tingere i capelli, per ammorbidire la pelle e in infuso per sfiammare gli occhi arrossati.Le foglie vengono utilizzate in misticanza con altre erbe e i fiori servono anche per guarnire antipasti. I petali essiccati servono per aromatizzare il vino, che dopo essere stato esposto al sole per 10 giorni, diventa un ottimo aceto.Curiosità: Nella mitologia greca la pianta è associata a Afrodide che addolorata per la morte del giovane amante Adone pianse lacrime, che toccando terra, si trasformarono in calendole.Per questo motivo nel periodo ottocentesco il fiore veniva sempre associato a simobologie tristi causate da pene d'amore o da gelosia e inganni.Anche William Shakespeare decanta il fiore nel sonetto xxv "I favoriti dei grandi principi schiudono i loro bei petalicome la calendula sotto l'occhio del sole".Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

Usi alimentari

Da http://www.operagastro.com/ricette/fiori/calendula.htm:

Risotto alla calendulaTritare finemente una piccola cipolla (o scalogno) insieme a mezzo spicchio d'aglio e metterli a rosolare in padella con una noce di burro e 2 o 3 cucchiaiate di olio facendo estrema attenzione che il soffritto non annerisca e di conseguenza diventi troppo forte. Aggiungere 350 grammi di riso (personalmente io preferisco il tipo Fino Ribè, a grana piccola), mescolare bene e poi versare mezzo bicchiere di vino bianco secco. Farlo evaporare e poi coprire con brodo caldo di pollo o di carne. Aggiungere man mano altro brodo fino a completa cottura del riso. Cinque minuti prima di spegnere unire una bella manciata di petali di fiori di calendula (chiamati "lo zafferano dei poveri") che conferiranno al risotto un bel colore giallo.Soufflè di patateLessare 5/600 grammi di patate, lavate bene, con la buccia. Scolarle e, una volta tiepide, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate. Pestare una manciata abbondante di fiori di calendula (petali) e di tarassaco. Scaldare in un pentolino un quarto di litro di latte e farvi scogliere 40 grammi di burro. Aggiungere la poltiglia di petali, sale e pepe bianco macinato al momento. Mescolare alla purea di patate e poi incorporare due tuorli d'uovo leggermente battuti a parte e infine i due albumi montati a neve ben ferma. Aggiustare di sale e pepe. Imburrare e spolverizzare con parmigiano grattugiato, versare il composto nello stampo. Passare in forno preriscaldato a 160° per circa 30 minuti e portare subito in tavola.Salsa alla calendulaFar scaldare leggermente 1/4 di litro di panna fresca e aggiungere un cucchiaio di farina bianca mescolando continuamente fino ad ottenere una crema uniforme e senza grumi. Aggiungere un piccolo porro tenero tritato finissimo insieme a un pezzettino di aglio. Mettere su fuoco basso e far cuocere circa 10 minuti, senza smettere di mescolare. A questo punto versare due manciate di petali di fiori di calendula e continuare la cottura per altri 2 o 3 minuti. Salare e pepare secondo i gusti personali, versare in una coppetta a raffreddare. Questa salsa si accompagna molto bene al pesce e si può servire per insaporire carni lesse accoppiata alla mostarda piccante di Cremona o alla più abituale salsa verde.

Proprietà

Da Gualtiero Simonetti - Marta Watschinger : Guida al riconoscimento delle erbe di campi e prati - Illustrati Mondadori:

Aveva impiego officinale come sudorifera, risolutiva, antiscorbutica e purgativa.

Da Roberto M. Suozzi : Dizionario delle erbe medicinali-Grandi Tascabili Economici Newton:

Parti usate - Fiori.

Componenti principali - Olio essenziale (contenente carotene, calendulina, licopina), acido malico, esteri colesterolinici degli acidi grassi laurico, miristico, palmitico e margarico; mucillagini, resina, albumina, vitamina C, sapogenina, flavonoidi (eterosidi dell'isoramnetolo, del quercetolo); acidi organici simili all'acido salicilico.Alcali, lattoni terpenici.

Indicazioni terapeutiche - Trova indicazione come emmenagoga, regolatrice del ciclo mestruale, nelle dismenorree; ma è anche diuretica, coleretica e antinfiammatoria. Nell'uso topico è usata come antinfiammatoria, antisettica e quale cicatrizzante delle ferite e ulcere. Sempre localmente, è assai utile nella cura delle piaghe, delle ustioni e delle punture di insetti. Trova un ottimo utilizzo nel riassorbimento degli ematomi, nell'accelerare la guarigione delle contusioni, nella terapia dell'acne, nelle dermatiti, negli eczemi, nella foruncolosi. La calendula possiede, inoltre, azione antibatterica, fungicida e antivirale. E' da segnalare la presenza in essa di una sostanza in grado di neutralizzare le sostanze tossiche e velenose inoculate dalle punture di insetti (imenotteri in particolare) e il veleno dei celenterati (meduse, attinie). Si prepara in infuso, decotto, tintura.

Da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/calendula.html:

Proprietà e indicazioni terapeutiche.La calendula è ottima per:la cura e la pulizia della pelle;accelerare la guarigione delle ferite: le proprietà vulnerarie sembrano dovute ad una influenza sull'incremento della produzione di fibrina, che si manifesta con una rapida chiusura delle ferite, con buona formazione di tessuto di granulazione e con il miglioramento dell'equilibrio di idratazione cellulare della cute. Questa azione della calendula è da attribuire ai carotenoidi, simili da un punto di vista chimico alla vitamina A;l'azione coleretica ed ipolipemizzante: l'infuso di calendula mostra una marcata azione coleretica, ed incrementa la secrezione di acidi biliari e la quantità di bile prodotta senza alterare significativamente il contenuto di bilirubina e colesterolo. I saponosidi della calendula abbassano i livelli di colesterolo e trigliceridi;l'azione sul sistema cardiocircolatorio e sul sistema nervoso centrale: gli estratti alcolici ed acquosi determinano una leggera riduzione della pressione arteriosa ed una riduzione dell'attività cardiaca (azione bradicardica); inoltre sono state documentate anche influenze sull'induzione del sonno;come coadiuvante nelle cure ginecologiche;rinforzare le vene;proprietà antiulcera: l'effetto citoprotettore sulla mucosa gastrica è attribuibile al contenuto in caroteni, mentre i saponosidi - in particolare il calenduloside B - hanno un'azione antiulcera.Per uso esterno, la calendula si presta alla realizzazione di creme, tinture o impacchi contro acne, foruncoli, ustioni ed ulcere.Anche infiammazioni localizzate in profondità e ferite purulente risentono dei vantaggi delle applicazioni esterne a base di calendula.Recenti studi hanno evidenziato che sono soprattutto le infezioni della pelle causate da stafilococchi a reagire bene all'applicazione di preparati a base di questa pianta.L'attività antibiotica, dovuta ai flavonoidi e alle saponine, è diretta verso svariati microorganismi, in particolare contro i batteri Gram-positivi, quali Staphylococcus aureus e Streptococcus betahaemolyticus.In ambito ginecologico la calendula favorisce la regolarizzazione del ciclo mestruale, particolarmente in donne anemiche e soggette a crisi nervose; inoltre attenua i dolori mestruali.Ad oggi non sono noti effetti collaterali o controindicazioni associate all'uso. Teoricamentem la calendula potrebbe comunque causare reazioni allergiche incrociate (Cross Reattività) con altre piante della famiglia Asteraceae/Compositae (es. camomilla).Ricette ed indicazioni terapeuticheCrema alla CalendulaBuone creme a base di calendula sono reperibili in farmacia o in erboristeria, ma se ne può preparare una anche da soli in modo molto semplice. Occorre prendere 20g di fiori freschi di calendula, metterli in un vasetto (anche quelli da conserva vanno benissimo) e ricoprirli con olio di oliva. Mettere il recipiente al sole e lasciare riposare il tutto per almeno 12 ore, in modo che l'olio possa assorbire gli oli essenziali e gli altri principi attivi presenti nei fiori.Fare sciogliere in un pentolino 5g di burro di cacao e 5 g di cera d'api, unire tutti gli ingredienti e lasciare raffreddare. La crema alla calendula così preparata è ideale come idratante per mani e viso, ma si può tranquillamente utilizzare per il trattamento dell'acne, dei foruncoli e delle piaghe da decubito.Infuso di CalendulaL'infuso di calendula si ottiene mettendo 2 cucchiaini da tè di fiori di calendula, essiccati all'ombra, in ¼ di litro di acqua bollente.Coprire la tazza e filtrare dopo 10 minuti di infusione.Berne 3 tazze al giorno si rivela assai utile per regolarizzare il flusso mestruale e curare le mucose del tratto digerente e dello stomaco in caso di infiammazioni croniche.L'infuso agisce anche su gengive e gola infiammata, mentre una garza in esso imbevuta dà sollievo se applicata su ustioni (anche quelle causate dal sole), eczemi, eruzioni cutanee o ferite.Tintura di CalendulaLa tintura di calendula sfrutta maggiormente i principi attivi di questa pianta, e si prepara mettendo a bagno, per 10 giorni, 20g di fiori di calendula in 100ml di alcol al 60%.Passato questo tempo, si filtra la tintura spremendo bene i fiori prima di gettarli.La tintura si può usare per tamponare i foruncoli, oppure - diluendola in rapporto 1:10 (una goccia di tintura per 10 gocce d'acqua) - per bagnare garze da applicare su eruzioni cutanee, scottature o ferite.Pomata di calendulaSi trova in commercio ed è composta da 4g di tintura madre di calendula e vaselina sino a 100g.La pomata di calendula è un ottimo calmante, che porta rapidamente alla guarigione tagli, lacerazioni, screpolature alle mani ed alle gambe, e piccole ferite settiche.Per concludere, occorre sottolineare che la calendula non è un antisettico in senso stretto, tuttavia, in sua presenza, i germi non sono in grado di attecchire.

IMPORTANTE: si raccomanda di raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono, lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.

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