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Caglio zolfino

Galium verum L.

Famiglia

Rubiaceae

Ordine

Rubiales

Sottoclasse

Asteridae

Classe

Magnoliopsida

Descrizione

Descrizione

Nomi

Italiano: Caglio zolfino, Gallio, Caglio, Erba da caglio, Erba zolfina, Ingrassabue, Presuola.

Inglese: Lady's Bedstraw, Cheese Rennet.

Francese: Gaillet-jaune, Caille-lait-jaune.

Tedesco: Echtes Labkraut.

Spagnolo: Galio vero.

Morfologia

Pianta perenne, erbacea, rizomatosa, raggiunge 1 m di altezza.

Fusti

Cilindrici o subquadrangolari, glabrescenti o solcati da 4 linee di peli annerenti nel secco, poco ramificati, eretti o decumbenti.

Foglie

Riunite in verticilli di 8-12 elementi, strette, lineari, con stipole simili a foglie, lucide sopra e pubescenti di sotto, revolute al margine, spesso ruvide sulla pagina superiore, hanno una nervatura centrale rilevata, molto evidente.

Fiori

Portati da brevi peduncoli, sono di colore giallo intenso, molto piccoli, disposti in folte pannocchie terminali, glabri e profumati.

La corolla di 2-4 mm. è divisa un 4 punte, tra la quali si intercalano 4 stami dalle antere marrone.

Frutti

Sono acheni glabri, levigati e brunastri, separantesi in due parti a maturità.

Fioritura

Giugno – Settembre

>Foma biologica

H scap (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie).

Tipo corologico

Eurasiat (Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone).

Distribuzione

In Italia è presente in tutto il teritorio.

Habitat

Prati aridi, lungo i sentieri, nei campi incolti, vicino alle siepi, ai margini dei boschi, nei luoghi sabbiosi e sassosi sino a 1.700 m.

Note di sistematica

Galium verum L. subsp. verum con corolla giallo dorata, infiorescenza con rami più lunghi dell'internodio corrispondente, a fioritura estiva.

Galium verum L. subsp. wirtgeni = ( G.praecox (Lang) H. Braun) con corolla giallo limone, inodore, infiorescenza con rami meno lunghi dell'internodio corrispondente, a fioritura precoce.

Secondo alcuni autori il binomio G. verum corrisponde a un unico gruppo che comprende 2 specie con relative sottospecie: piante molto simili tra loro, spesso legate a limitati areali geografici.

Questo genere cosmopolita comprende circa 300 specie di annuali e perenni.

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco "gála" = "latte", perché diverse specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio.

Note storiche

Targioni Tozzetti così parla del caglio:"È stata lodata questa erba come anodina, diaforetica, astringente, e in particolare i fiori come antispasmodici in varie malattie nervose, e come sedativi, diaforetici al pari dei fiori di tiglio; come fu lodata tutta l'erba, o il suo sugo contro gli isterismi, l'epilessia, l'ematuria, l'epistassi, e le malattie cutanee.

Le cime fiorite si adopravano fresche in dose di due a quattro dramme, infuso in una libbra d'acqua bollente, perchè secche sono inerti.

Si pretende che fosse adoprata per accagliare il latte, ma molti negano tal proprietà; tuttavia si crede che il formaggio di Chester in Inghilterra tanto stimato, debba il suo particolare sapore e colore ai fiori di questa pianta, che si tengono in infusione nel latte con cui è fabbricato il detto cacio.

Gnettard alimentò con le radici di questo Galium verum, mischiate a della crusca e a del cavolo, alcune coniglie gravide, e osservò che il loro latte era divenuto color di rosa, e le ossa dei piccoli conigli erano rosse, ma non quelle delle madri".

Usi alimentari

Usi alimentari

I teneri germogli, di sapore buono e delicato, possono essere mangiati crudi in insalata, soli o abbinati ad altre piante selvatiche commestibili come la calendula.

Possono essere raccolte a volontà perché la pianta rigetta con facilità se non viene rovinata la radice.

Proprietà

Proprietà

Pianta antireumatica, antispasmodica, astringente, diaforetica, diuretica, sedativa, vulneraria, indicata contro le malattie dell'apparato urinario.

Per uso esterno può essere impiegata per combattere le dermatosi, le piaghe che cicatrizzano con difficoltà e le affezioni della pelle in genere.

Anticamente era erba usata per la coagulazione del latte, mentre oggi, il caglio si estrae dall'abomaso dei vitelli lattanti.

Questa pianta, come altri Galium, ha la proprietà di tingere i tessuti: in giallo se si usano i fiori, in rosso se si usa il rizoma (le radici).

Parti usate

Sommità fiorite.

Si raccolgono gli apici fioriti in estate, facendoli essiccare in luogo semiombroso e ventilato.

Componenti principali

Tannini, sostanze coloranti presenti sia nelle radici che nei fiori.

Glucosidi, acidi organici.

Il succo di caglio si può adoperare per far cagliare (coagulare) il latte da trasformare in formaggi.

Indicazioni terapeutiche

Diuretico e stomachico nell'uso interno, mentre in quello esterno è cicatrizzante.

Si utilizza in infuso o in tintura.

Comunque si consiglia infuso o decotto per uso interno in caso di spasmi, nervosismo e difficoltà nella diuresi.

Per uso esterno se ne consigliano lavaggi con l'infuso e il decotto per dermatosi e affezioni della pelle in genere.

La lunga conservazione ne riduce le virtù terapeutiche.

Fonti

Gualtiero Simonetti - Marta Watschinger : Guida al riconoscimento delle erbe di campi e prati - Illustrati Mondadori

Roberto M. Suozzi : Dizionario delle erbe medicinali - Grandi Tascabili Economici Newton

R. Chiej Gamacchio : Piante selvatiche - come riconoscerle, raccoglierle e usarle in cucina - Giunti Demetra 2010

Il libro completo dei rimedi naturali - Giunti Demetra 2010

www.funghiitaliani.it

IMPORTANTE: si raccomanda di raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono, lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.

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