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Boccione maggiore

Urospermum dalechampii (L.) F.W. Schmidt

Famiglia

Asteraceae

Ordine

Asterales

Sottoclasse

Asteridae

Classe

Magnoliopsida

Descrizione

Basionimo: Tragopogon dalechampii L. - Sp. Pl.: 790 (1753)
Boccione, Boccione maggiore, Lattugaccio, Grugno, Amarago, maggiore, lattugaccio, amarago, radicchione selvatico, radicchio pallone.

Forma Biologica:

H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.

Descrizione:

Pianta perenne ispida e pubescente con peli patenti.
Caule eretto, semplice o ramificato nella sola porzione inferiore, alto 20 -40 cm ;
Foglie basali pennatofide-runcinate con picciolo allargato alla base e semiabbracciante, lunghe 5-6 cm ; le superiori subintere e auricolate, amplessicauli e più piccole verso l'alto e si presentano opposte e verticillate a tre.
Capolino grande (6 cm di diam.), posto su lungo peduncolo nudo fistoloso e inguainato all'apice; involucro con 7 -8 squame uniseriali lanceolate e con margine rossastro.
Fiori periferici espansi posti su tubo incoloro con ligule dentate (5 denti) più lunghe (3 x 20 mm) di quelli interni e di colore giallo solforino; quelli interni inoltre, presentano una screziatura di colore rossastro nella parte esterna.
Acheni lunghi e rostrati con in cima un pappo piumoso e scuro disposto in 2 serie.

Tipo corologico:

Euri-Medit.-Occid. - Dalla Liguria alla Spagna ed Algeria.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).

Antesi:

Marzo - Agosto

Distribuzione in Italia:

In tutte le regioni tranne la V. d'Aosta - Lombardia - Trentino A. A. - Veneto e Friuli V.G.

Habitat:

Prati aridi, incolti e lungo bordi di strade da 0 a 1200 m.

Note:

Non è infrequente osservare in questa pianta il fenomeno della fasciazione.

Note di Sistematica:

Oltre alla specie descritta è presente in Italia anche:
Urospermum picroides (L.) Scop. ex F.W. Schmidt facilmente riconoscibile per la presenza su tutta la pianta di lunghi peli setolosi.

Tassonomia filogenetica

Magnoliophyta
Eudicotiledoni
Asteridi
Ordine      Asterales Link
Famiglia    Asteraceae Bercht. & J.Presl
Tribù       Urospermeae
Genere      Urospermum Scop.

Etimologia:

Dal greco "oura" = "coda -becco" e "sperma" = "seme" per il lungo becco dell'achenio. La specie è stata dedicata al botanico francese J. Dalechamp (o Dalechamps) (1513 - 1588).

Fonte: http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=3669

Usi alimentari

Le foglie basali vengono utilizzate cotte e condite alla stessa maniera degli spinaci, sempre insieme ad altre erbe (es. Sonchus oleraceus -Tragopogon pratensis - Apium nodiflorum). I bocci vengono utilizzati in salamoia a guisa dei capperi.

Fonte: http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=3669

In cucina il boccione maggiore è ampiamente utilizzato in diverse tradizioni alimentari della Penisola, per lo più come le altre "erbe amare". Per raccogliere la specie è bene infilare la lama nel terreno per non staccare completamente le foglie. Ha un sapore decisamente più amaro di altre specie simili e da solo viene consumato da chi apprezza questo gusto. Per lo stesso motivo si consuma quasi esclusivamente con altre erbe, cotto, lessato in acqua abbondante e condito con olio o ripassato in padella con aglio, olio e peperoncino. Insieme ad altre erbe entra nei ripieni di piadine e crescioni, nell'"erua pazza" ciociara, nel ligure preboggiòn (qui è chiamato bell'ommo), nella "callaredda" pugliese al posto della catalogna, nella cucina carrarese e in molte altre mescolanze cotte tipiche di altre regioni, limitandone la quantità proprio per l'amaro intenso.

Fonte: http://www.piantespontaneeincucina.info/documenti/schede_delle_principali_specie_della_tradizione_alimentare/urospermum_dalechampii.pdf

Proprietà

Dalla pianta si può ricavare un infuso usato contro l'infiammazione del coledogo e come digestivo.
Curiosità: Nella medicina popolare era ritenuta una pianta galattogena per la forma del bocciolo simile al capezzolo.

Fonte: http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=3669

IMPORTANTE: si raccomanda di raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono, lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti, torrenti inquinati, stalle ecc.

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