Page Content

Citotossicità cancro-specifica dei cannabinoidi

Da Cannabis Nation

(Traduzione di Papamystic

Per prima cosa diamo un'occhiata a ciò che permette alle cellule tumorali di continuare a vivere, poi torneremo ed esaminare come i cannabinoidi CBD (cannabidiolo) e THC (tetraidrocannabinolo) ne ostacolano la vitalità.

In ogni cellula c'è una famiglia di sfingolipidi interconvertibili che specificamente gestiscono la vita e la morte di quella cellula. Questo profilo di fattori è chiamato il "reostato degli sfingolipidi". Se la ceramide (un metabolita di segnalazione della sfingosina-1-fosfato) è elevata, allora la morte cellulare (apoptosi) è imminente. Se il livello di ceramide è basso, la cellula sarà vitale.

Molto semplicemente, quando il THC si connette al recettore cannabinoide CB1 o CB2 sulla cellula tumorale, provoca un aumento della sintesi di ceramide che aziona la morte cellulare. Una cellula normale non produce ceramide in presenza di THC, quindi non è influenzato dal cannabinoide.

La cellula tumorale muore, non a causa dei prodotti chimici citotossici, ma a causa di un piccolo cambiamento nei mitocondri. All'interno della maggior parte delle cellule c'è un nucleo cellulare, numerosi (centinaia di migliaia) mitocondri e vari altri organelli nel citoplasma. La funzione dei mitocondri è di produrre energia (ATP) per la cellula. Quando la ceramide inizia ad accumularsi, aumenta la permeabilità della membrana mitocondriale al citocromo c, una proteina essenziale nella sintesi di energia. Il citocromo c viene spinto fuori dei mitocondri, uccidendo la fonte di energia per la cellula.

La ceramide causa anche stress genotossico nel nucleo della cellula tumorale generando una proteina chiamata p53, il cui compito è quello di interrompere il metabolismo del calcio nei mitocondri. Inoltre, la ceramide sconvolge il lisosoma cellulare, il sistema digerente della cellula che fornisce sostanze nutritive per tutte le funzioni cellulari. La ceramide, ed altri sfingolipidi, inibiscono attivamente le strategie di sopravvivenza delle cellule tumorali.

La chiave di questo processo è l'accumulo di ceramide nel sistema. Ciò significa prendere dosi terapeutiche di estratto di cannabinoidi, costantemente, per un periodo di tempo, mantenendo questa via metabolica che porta alla morte delle cellule tumorali.

Come si è sviluppato questo percorso metabolico? Perché il corpo può assumere un semplice enzima di una pianta e usarlo per la guarigione in molti diversi sistemi fisiologici? Questo sistema endocannabinoide esiste in tutte le forme di vita animale, in parallelo con gli attivatori esocannabinoidi.

Questo è interessante.

Il nostro sistema endocannabinoide copre tutte le cellule e i nervi, è il messaggero di un flusso di informazioni tra il nostro sistema immunitario e il sistema nervoso centrale (SNC). Esso è responsabile per la neuroprotezione, e gestisce il sistema immunitario. Questo è il sistema di controllo primario che mantiene l'omeostasi, il nostro benessere.

Solo per curiosità, come funziona a livello cellulare, e dove il corpo costruisce gli endocannabinoidi? Gli endocannabinoidi hanno la loro origine nelle cellule nervose in corrispondenza delle sinapsi.

Per capire come funziona, cerchiamo di visualizzare il cannabinoide come una molecola tridimensionale, in cui una parte della molecola è configurata per adattarsi al sito recettore della cellula nervosa o immunitaria, proprio come una chiave in una serratura. Ci sono almeno due tipi di recettori cannabinoidi, CB1 (Sistema Nervoso Centrale) e CB2 (Sistema Immunitario). Sia il THC che l'anandamide (un endocannabinoide) attivano entrambi i siti recettoriali. Altri cannabinoidi attivano uno o più siti recettoriali. Tra i ceppi di Cannabis, C. sativa tende verso il recettore CB1, e la C. indica tende verso il CB2. Quindi sativa è più neuroattiva, e indica è più immunoattiva. Un altro fattore è che sativa è dominato da cannabinoidi THC, e indica è prevalentemente CBD (cannabidiolo).

È noto che THC e CBD sono biomimetiche nei confronti della anandamide, cioè, il corpo può utilizzare entrambe.

Tipicamente CBD gravita verso i recettori CB2 densamente impaccati nella milza. Da lì, le cellule immunitarie cercano e distruggono le cellule tumorali. È stato dimostrato che i cannabinoidi THC e CBD hanno la capacità di uccidere le cellule tumorali direttamente senza passare attraverso intermediari immunitari. THC e CBD dirottano la via metabolica della lipossigenasi a inibire direttamente la crescita tumorale. Come nota a margine, si è scoperto che il cannabidiolo inibisce la degradazione della anandamide, cioè inibisce l'enzima che scompone l'anandamide.

Questa breve rassegna rappresenta un apprezzamento per il modo in cui la natura ha disegnato la medicina perfetta che si adatta perfettamente con il nostro sistema immunitario dei recettori e metaboliti di segnalazione per fornire una rapida e completa risposta immunitaria sistemica per l'integrità e l'omeostasi metabolica.

~ Dennis Hill

Bibliografia

1. http://cancerres.aacrjournals.org/content/65/5/1635.abstract~~V

Sami Sarfaraz, Farrukh Afaq, Vaqar M. Adhami, e Hasan Mukhtar + Affiliati Dipartimento di Dermatologia, Università di Wisconsin, Madison, Wisconsin

2. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/pubmed

J Neuroimmunol. Mar 2007, 184 (1-2) :127-35. Epub dic 2006 28. Controllo Immune da endocannabinoidi - nuovi meccanismi di neuroprotezione? Ullrich O, Merker K, Timm J, S. Tauber Institute of Immunology, Facoltà di Medicina, Otto-von-Guericke-University di Magdeburgo, Leipziger Strasse. 44, 39120 Magdeburg, Germania. oliver.ullrich @ medizine.uni-magdeburg.de

3. http://en.wikipedia.org/wiki/Endocannabinoid_system

La sintesi degli endocannabinoidi.

4. http://en.wikipedia.org/wiki/Cannabinoids

Recettore dei cannabinoidi di tipo 1.

5. http://www3.interscience.wiley.com/journal/121381780/abstract~~V?

CRETRY = 1 & SRETRY = 0 Journal of Neurochimica, Volume 104 Issue 4, Pages 1091 - 1100 pubblicati online: 18 ago 2008

6. http://leavesofgrass.info/info/Non-Psychoactive-Cannabinoids.pdf

Cannabinoidi non psicotropi vegetali: nuove opportunità terapeutiche di una pianta antica. Angelo A. Izzo, Francesca Borrelli, Raffaele Capasso, Vincenzo Di Marzo, e Raffaello Mechoulam. Dipartimento di Farmacologia Sperimentale, Università di Napoli Federico II, Napoli, Italia. Istituto di Chimica Biomolecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pozzuoli (NA), Italia. Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Prodotti Naturali, Hebrew University Medical Faculty, Gerusalemme, Israele, Endocannabinoid Research Group, Italia

7. http://sciencenews.org/view/feature/id/59872/title/Not_just_a_high

Gli scienziati testano marijuana medicinale contro la sclerosi multipla, l'infiammazione e il cancro Nathan Seppa 19 Giugno 2010; Vol.177 # 13 (p. 16)

8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1766198/

NIH Public Access: A House Divided: ceramide, sfingosina, e sfingosina-1-fosfato in morte cellulare programmata Tarek A. Taha, Thomas D. Mullen, e Lina M. Obeid Division of General Internal Medicine, Ralph H. Johnson Veterans Administration Hospital, Charleston, South Carolina 29401, e Dipartimento di Medicina, Medical University of South Carolina, Charleston, South Carolina 29425 autore corrispondente: Lina M. Obeid, MD, Department of Medicine, Medical University of South Carolina, 114 S. Doughty, Casella postale 250779, Charleston, South Carolina 29425.

E-mail: [email protected]

Il sistema degli endocannabinoidi umani incontra la catena delle citochine infiammatorie

di Dennis Hill

Il sistema endocannabinoide (ECS) ha iniziato a rivelarsi ai ricercatori nel 1940 e dagli anni '60 la struttura di base e la sua funzionalità erano state delineate. Oggi sappiamo che la ECS è un sistema completo di modulatori biochimici che mantengono l'omeostasi in tutti i sistemi del corpo compresi i sistemi nervoso centrale e periferico, tutti i sistemi di organi, tessuti somatici, e tutti i sistemi metabolici biochimici, tra cui il sistema immunitario.

Questa matrice omeostatica non è una svolta evolutiva recente solo per gli esseri umani, troviamo il sistema endocannabinoide in ogni vertebrato per gli ultimi 500 milioni di anni. Si tratta di un sistema biochimico che ha mantenuto la salute e l'equilibrio metabolico per la maggior parte della storia della vita.

I due principali sistemi interattivi all'interno della ECS sono (1) i recettori cannabinoidi che troviamo su tutte le superfici cellulari e le sinapsi e (2) gli endocannabinoidi che interagiscono con i recettori per attivare diversi processi metabolici. Guardando una mappa di distribuzione dei recettori dei cannabinoidi si vede che i recettori CB1, che sono più sensibili alle anandamide, si trovano nel cervello, nervi spinali e nervi periferici, mentre quelli di tipo CB2, preferiti da 2-arachidonoilglicerolo (2-AG, un altro cannabinoide endogeno) si trovano in gran parte del sistema immunitario, soprattutto la milza. Un mix di recettori CB1 e CB2 si trovano in tutto il resto del corpo, compreso il sistema scheletrico. Il 2-AG o il CBD promuove la crescita di tessuto osseo trabecolare, ossia di quel tessuto osseo spugnoso che costituisce la parte interna delle ossa più allungate, per cui si può affermare che i cannabinoidi trovano applicazione anche contro l'osteoporosi. È anche utile notare che sia l'anandamide che il 2-AG possono attivare sia i recettori CB1 che quelli CB2.

Gli endocannabinoidi sono funzionalmente molto simili ai neurotrasmettitori, ma strutturalmente sono eicosanoidi nella famiglia degli sfingolipidi di segnalazione.

Questi cannabinoidi di segnalazione tengono traccia dei sistemi metabolici in tutto il corpo.

Questa informazione è condivisa con il sistema nervoso e il sistema immunitario in modo che qualsiasi squilibrio è curato.

Se il corpo è in malattia cronica o in stato di stress emotivo, il sistema immunitario può restare indietro e perdere il controllo di sistemi compromessi.

E 'qui che i fitotocannabinoidi (cannabinoidi di origine vegetale) possono intervenire per sostenere il ritorno alla salute.

La pianta di cannabis fornisce analoghi dei cannabinoidi primari del corpo.

Il tetraidrocannabinolo (THC) è biomimetico rispetto alla anandamide, e il cannabidiolo (CBD) lo è rispetto 2-AG, ed hanno la stessa affinità per i recettori CB1 e CB2, fornendo al corpo il supporto aggiuntivo per i sistemi immunitario e degli endocannabinoidi.

I fitocannabinoidi rispondono alla domanda del sistema di segnalamento immunitario in due modalità di intervento: una, naturalmente, è nel legame con i recettori dei cannabinoidi, l'altro è nella regolazione di innumerevoli processi fisiologici, come ad esempio le azioni antinfiammatorie e neuroprotettive. E 'interessante notare qui che i fitocannabinoidi e gli endocannabinoidi sono funzionalmente simili, ma strutturalmente diversi. Come notato sopra, anandamide e 2-AG sono eicosanoidi, mentre THC e CBD sono terpeni triciclici.

Vediamo più da vicino i due cannabinoidi primari terapeutici, THC e CBD. Il National Institutes of Health ci dice che il THC è la più conosciuta per il suo effetto psico-tropico. Questo rapporto del governo mostra che il THC è efficace come anti-cancro, stimolante dell'appetito, analgesico, antiemetico, ansiolitico, sedativo.

Il CBD (cannabidiolo) è un fratello metabolico del THC, in quanto sono simili in molti modi, ma sono anche diversi per importanti aspetti. In primo luogo vediamo che il CBD non ha effetti psicotropi e ci sono pochi recettori CB2 nel cervello e nervi periferici. Sembra che ci sia un profilo terapeutico più ampio associato al CBD.

Uno dei più importanti benefici per la salute dei cannabinoidi è la loro proprietà antinfiammatoria. In questo, sono potenti modulatori della cascata di citochine infiammatorie, agendo beneficamente su numerosi stati patologici derivati da infiammazione cronica, come ad esempio, depressione, demenze, tra cui l'Alzheimer, il cancro, l'artrite e altre malattie autoimmuni, infezioni virali, HIV, lesioni cerebrali, ecc..

Le citochine infiammatorie possono essere attivate da stress ossidativi e stati patologici. I cannabinoidi, essendo immunomodulatori, interrompono la cascata di citochine infiammatorie in modo che l'infiammazione locale non comporta patologia tissutale. Così ad esempio ci vengono risparmiati i dolori terminali.

Se il nostro sistema endocannabinoide è in grado di mantenere l'omeostasi metabolica e curare malattie gravi, perché siamo afflitti da una malattia? Sappiamo che il corpo produce solo piccole quantità di anandamide e 2-AG, sufficienti per mantenere il corpo, ma non abbastanza per superare lo stress cronico, malattia, infortunio, o malnutrizione. La cannabis è l'unica pianta che conosciamo che produce fito-cannabinoidi che imitano i nostri endocannabinoidi. Uno dei grandi vantaggi di questo farmaco mimetico è che i cannabinoidi sono essenzialmente naturali per la nostra biologia e non fanno del male ai nostri tessuti e sistemi.

È noto che la maggior parte delle malattie di invecchiamento sono di origine infiammatoria, e questo rende la cannabis un potente strumento contro artrite, demenza, ipertensione, diabete, osteoporosi, cancro. Questa è la nostra chiave per una buona salute e lunga vita.

Vediamo un poco più in profondità la capacità dei cannabinoidi di inibire la cascata di citochine infiammatorie. L'infiammazione è un bene per noi, poichè porta le cellule T ei macrofagi ai siti di infezione.

Tuttavia, l'infiammazione cronica può causare gravi malattie e morte. In che modo i fitocannabinoidi ci liberano dalle infermità? Quando arriva la chiamata al sistema immunitario di inviare truppe, la prima cosa che accade è che il sistema immunitario ordina alle cellule gliali di produrre citochine. Una volta innescato, il processo può seguire due strade:

A) cellule killer ripuliscono l'infezione e tutto va bene.

B) Le citochine stimolano la produzione di ulteriori citochine e l'attivazione di recettori delle citochine. Se fuori controllo, questo processo diventa una tempesta di citochine, con di gonfiore, arrossamento, affaticamento e nausea, persino la morte.

I fitocannabinoidi hanno la capacità di sopprimere questa cascata di citochine infiammatorie, inibendo la produzione, da parte delle cellule gliali, di interferone o interleuchina. Qui il ruolo di modulazione dei cannabinoidi porta omeostasi a sistemi fuori equilibrio. Questo è un buon esempio di come i cannabinoidi normalizzano i processi biologici in tutto il corpo e ci permette di mantenere il benessere ed una vita lunga e felice.

Riferimenti:

1. http://www.pnas.org/content/103/3/696

2. http://www.cancer.gov/cancertopics/pdq/cam/cannabis/healthprofessional/page1

3. http://cannabisinternational.org/info/Non-Psychoactive-Cannabinoids.pdf

4. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16918439

5. http://officinaverde.altervista.org/blog/citotossicita-cancro-specifica-dei-cannabinoidi/

Previous -- Next