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Nadi Vigyan, la diagnosi del polso in Ayurveda

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Nadi Vigyan, la diagnosi del polso in Ayurveda - Medico ayurvedico che visita un paziente

L’Ayurveda è l’arte del vivere quotidianamente in armonia con le leggi della natura. I suoi scopi e obiettivi sono di mantenere la salute di una persona sana attraverso la prevenzione e di curare la malattia attraverso una corretta dieta, stile di vita, terapia e tecniche rigenerative. Ayurveda è scienza medica pratica e clinica. Essa ha una metodologia di diagnosi che utilizza l’esame di otto elementi – polso, urina, feci, occhi, lingua, parola, pelle e forma. Il più importante di questi esami è la diagnosi del polso, l’arte clinica più importante che l’Ayurveda ha sviluppato nel corso del tempo. Le tecniche di rilevazione del polso arterioso e le percezioni ad esso associate sono l’oggetto di Nadi Vigyan. La parola nadi si riferisce al polso e vigyan significa comprensione o conoscenza specializzata.

Il medico ayurvedico esperto valuterà prakriti, vikriti, disturbi dei dosha, altre osservazioni sottili e anche la prognosi della malattia attraverso il polso. Nadi Vigyan apre le porte della percezione verso l’esplorazione dei segreti nascosti della vita. Il polso è una manifestazione sottile della coscienza universale che si esprime in una persona attraverso la sua costituzione. La pulsazione del sangue attraverso i vasi trasporta le sostanze nutrienti a livello cellulare. C’è un flusso continuo di comunicazione tra le cellule di un organismo e questo flusso di comunicazione è intelligenza. Il polso è in grado di rivelare l’intelligenza cellulare attraverso la costituzione di una persona.
La letteratura sanskrita contiene un certo numero di parole che possono essere tradotte con la parola “polso”. La parola più usata è nadi, il che significa un fiume di vita espressa attraverso il polso. La seconda parola è snayu, letteralmente tradotto come tessuto sottocutaneo o fascia. Sappiamo che il polso si trova all’interno del tessuto sottocutaneo. Pertanto, il polso viene chiamato snayu. Il terzo sinonimo è tantu, che significa la corda di uno strumento musicale attraverso cui si può ascoltare la musica di sentimenti ed emozioni. Quindi, il polso viene anche chiamato tantu. Un altro sinonimo è hamsi. Nel respiro c’è un suono chiamato “so – hum“, “hum – sa“. Ad ogni inalazione “so” va dentro e ad ogni espirazione “hum” si spegne. Quando “hum – sa, hum -sa, hum – sa” si ripete, diventa “so – hum”. “So -hum” è Shiva, “hum – sa” è Shakti. Shiva e Shakti rappresentano i principi maschio e femmina, sono una unità e “so – hum” e “hum – sa” sono la stessa cosa. È naturale inalare col suono “so” ed espirare col suono “hum”. “So” è coscienza superiore, che va dentro, “Hum” è l’ego, che va fuori. “So – hum” è hamsa e hamsa significa cigno. Hamsa è un cigno maschio e hamsi è una femmina di cigno. Queste vibrazioni sonore del respiro si muovono attraverso le nadi. Pertanto, il polso viene chiamato hamsi.
Un altro sinonimo per polso è dhamani. Dhamani significa arteria, il vaso sanguigno pulsante che porta il sangue dal cuore. Durante l’attività cardiaca il cuore produce il suono dhum – dhum e, attraverso dhamani, prana viene fornito a tutti i dhatu o tessuti. Quindi, il polso viene chiamato dhamani.
Dharani significa tenere o supporto. La pulsazione si trasmette attraverso tutti gli organi. A causa di questo movimento, la pulsazione è chiamata dharani, ciò che tiene insieme tutti gli organi, ciò che mantiene la vita. Il polso è anche chiamato dhara, che significa il flusso continuo della coscienza. Un altro sinonimo è sarita, il fiume della vita quotidiana. È chiamato anche jiva, espressione di vita individuale.

In Ayurveda si utilizza il triplice esame (trividh pariksha, ossia darshana, sparshana e prashna) per conoscere il paziente e definire una diagnosi e un trattamento.Ciò è valido anche per Nadi vigynam.

  • Darshana significa pura osservazione e indica percezione ottica o ispezione. In darshana si osserva il polso, se c’è pulsazione della vena giugulare esterna, il battito apicale del cuore o una pulsazione epigastrica. In darshana si osserva anche l’aspetto esteriore della persona.
  • Sparshana è l’esperienza tattile.
    In alcune persone il polso è difficile da sentire e può essere percepibile solo su un lato. Negli individui kapha, persone tendenzialmente obese e con gonfiore generalizzato, il polso è sepolto sotto il tessuto adiposo.
    Se il polso radiale è difficile da rilevare, controllare la posizione della mano per assicurarsi che il posizionamento delle dita sia corretto e che le dita siano in contatto con l’arteria radiale. Chiedere al soggetto di girare il collo di lato e guardare la carotide e la giugulare esterna per vedere se la giugulare pulsa o la carotide balla. Una carotide danzante e un lieve annuire della testa può essere un segno di qualche anomalia relativa al cuore, come un rigurgito aortico.
    Si può toccare la carotide, i polsi temporali e femorali nonché il polso radiale. Nel polso alle tempie si sente la condizione del prana vata, sadhaka pitta e tarpaka kapha collegato a sahasrara. Udana vayu, prana vayu, avalambaka kapha e ranjaka pitta possono essere sentiti attraverso la carotide. L’arteria brachiale rivela la condizione di samana vayu, kledaka kapha e pitta pachaka. L’arteria femorale mostra la pulsazione di apana vayu, pachaka pitta, shleshaka kapha e la condizione degli organi riproduttivi.
  • Prashna è interrogazione, il porre domande. Il medico ha necessità di porre domande al soggetto relative ai problemi percepiti e redigere una biografia medica.

Il polso radiale è solitamente preferito come sito per leggere il polso perché è il più conveniente da rilevare ed è più facilmente disponibile di altri siti. Esso rivela le caratteristiche dello squilibrio doshico, la natura delle malattie e la prognosi prevista.

Caratteristiche generali dei polsi Vata, Pitta e Kapha

Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra, i cinque elementi di base, si manifestano nel corpo umano come tre principi di base conosciuti come tridosha.
Dagli elementi Spazio e Aria si manifesta il principio corporeo aereo chiamato Vata.
Gli elementi Fuoco e Acqua costituiscono insieme il principio igneo chiamato Pitta.
Terra e Acqua si manifestano come principio acqueo Kapha.
Questi tre dosha determinano la costituzione individuale, regolano le funzioni del corpo in condizioni normali e, quando sono fuori equilibrio, partecipano al processo della malattia.
I rishi, esseri di conoscenza, hanno descritto il modo in cui il polso può essere percepito confrontandolo con i movimenti di diversi animali e hanno chiamato questo movimento Gati. La mobilità del polso vata è chiamato sarpa gati (gati cobra), quello della pitta si chiama manduka gati (gati rana), mentre il polso kapha è chiamato hamsa gati (gati cigno).
Nadi Vigyan - i tre gati fondamentali del polso

Il polso vata è superficiale, freddo, leggero, sottile, debole e vuoto. Esercitando una pressione maggiore, esso scompare. Si muove velocemente e può diventare irregolare. Esso può essere percepito sotto il dito indice. Con attenta osservazione si può sentire sotto il dito indice un movimento simile a quello di una piccola sanguisuga o di un piccolo cobra. Il polso vata è freddo al tatto a causa di scarso materiale isolante e poco grasso sottocutaneo presente sul sito di rilevamento.
Il polso pitta ha un forte palpito. È caldo e brusco, ampio, voluminoso e forte. È meglio percepito sotto il dito medio e si muove come una rana che salta.
Il polso kapha è profondo, lento, acquoso, ondulato e fresco al tatto. Si muove come un cigno che nuota. Viene percepito in maniera ottimale sotto l’anulare.

Nadi Vigyan - i tre polsi fondamentali
Sentite il polso sempre dal lato radiale e mai dal lato ulnare. Sul lato radiale c’è una protuberanza ossea detta processo stiloideo.
processo stiloideo del radio
Ci sono due scuole di pensiero sul posizionamento del dito indice: esso può essere collocato sopra o sotto il tubercolo radiale.
Se il dito è posizionato sopra il tubercolo radiale, si crea un divario tra l’indice e il medio, per cui alcune autorità dicono di evitare il tubercolo radiale. comunque, l’indice non deve essere mai messo sul tubercolo radiale, perché questa posizione darebbe una lettura errata. È preferibile tenere insieme tutti e tre dita più vicino al cuore e quindi sotto al tubercolo radiale. È meglio non stringere le dita insieme, ma separarle leggermente, in modo che il battito sotto ogni dito possa essere sentito distintamente.

Il polso non va esaminato subito dopo i pasti, dopo il bagno, dopo l’esercizio fisico, dopo un bagno di sole o dopo essere stati seduti vicino a una fonte di calore, non deve essere esaminato nemmeno dopo un massaggio, dopo un rapporto sessuale o quando una persona è affamata; tutte queste circostanze possono falsare la lettura del polso. Il momento ideale è la mattina presto prima di colazione e dopo essere stati in bagno per lavarsi il viso, orinare, evacuare.

Per sentire il polso, innanzitutto chiedete alla persona di rilassarsi, fatela sedere di fronte a voi con il gomito e il polso leggermente piegati.
Nadi Vigyan - posizione della mano
Leggete il polso destro di un uomo e il polso sinistro di una donna, poi, dopo un po’ di pratica, leggete entrambi i polsi di una persona simultaneamente.
Quando il soggetto sta respirando preferibilmente con la narice destra, il suo polso destro è prevalente, viceversa il polso sinistro è preminente se il soggetto sta respirando con la narice sinistra.

Sentire il polso è un’arte. La consapevolezza dovrebbe essere ricettiva e predominante sulle costruzioni mentali.
L’Ayurveda è una scienza soggettiva e oggettiva.
Una macchina computerizzata per studiare il polso può essere utile per quantificare alcuni parametri vitali, ma per qualificare una percezione è richiesta la sensibilità delle dita umane. Avere una macchina può soddisfare alcune persone, ma è preferibile programmare il nostro computer umano altamente sviluppato, che è il nostro cervello, e migliorare la sensibilità di quei bellissimi elettrodi che sono le punte delle dita. Quando si inizia a percepire una sensazione o un movimento, una informazione viene memorizzata nel dito e nel cervello.

Attraverso i recettori delle dita si possono percepire le caratteristiche dei diversi battiti. Una volta che si impara come percepire, si comincerà ad acquisire comprensione e padronanza della tecnica.
Praticate la percezione di questi tre impulsi fondamentali su amici e parenti e cercate di diventare consapevoli delle sottili differenze in ogni individuo.


Note


Prakriti
Ogni individuo nasce con una particolare prakriti o combinazione dei dosha che può essere equilibrata oppure non in equilibrio. Tale combinazione determina specifiche caratteristiche fisiche e mentali.(Vedi anche I dosha e le costituzioni) >> Torna su


Vikriti
Se prakriti è la costituzione di base, stabilita al momento del concepimento, vikriti è il nostro stato attuale, è la deviazione dei dosha dalla prakriti. >> Torna su


Polso arterioso
La valutazione del polso arterioso costituisce il più semplice ed immediato approccio alla persona malata. Per polso s’intende l’urto dell’onda sistolica nelle arterie.
Quando il sangue esce dal cuore, crea un’onda che dall’aorta si sposta fino al sistema periferico. Quest’onda è detta onda sfigmica e percorre le arterie con una velocità crescente verso la periferia. Il polso arterioso è una variazione pressoria corrispondente all’onda sfigmica che si propaga, generata dalla sistole cardiaca, viene trasmessa nel sistema vascolare grazie all’elasticità delle arterie ed è percepibile sui vasi periferici sotto forma di “pulsazione”.
Per la rilevazione del polso si utilizzano le dita della mano, generalmente indice e medio, evitando di disporre le dita a piatto, ma utilizzando la punta delle stesse, in modo da evitare di avvertire la propria pulsazione. (Fonte: Wikipedia) >> Torna su

Bibliografia

  • Vasant Dattatray Lad : Secrets of the Pulse – The Ancient Art of Ayurvedic Pulse Diagnosis
  • Harish Johari : Massaggio ayurvedico – Tecniche della tradizione indiana per equilibrare il corpo e la mente
  • Antonella Comba : La medicina indiana (Ayurveda)