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Riflessione sui centri psichici: swadhisthana chakra – 1° parte

suryanamaskara 0

swadhisthana chakra
La parola sanskrita swa significa “il proprio sé” e adhisthana “dimora o residenza”.
Quindi, swadhisthana significa “dimora del proprio sé”.
Sebbene muladhara occupi un posto importantissimo nello schema dei chakra, swadhisthana, che è localizzato molto vicino a muladhara, è coinvolto ed è responsabile del risveglio di kundalini shakti in muladhara.

Il punto di localizzazione

Nel corpo grossolano swadhisthana corrisponde al sistema urinario e riproduttivo e fisiologicamente è in relazione con i plessi nervosi prostatico o utero-vaginale.
La sede di swadhisthana è alla base della colonna vertebrale, a livello del coccige.
É un piccolo bulbo osseo che si può toccare giusto sopra l’ano.
Anatomicamente è molto vicino a muladhara chakra, sia nel corpo maschile che in quello femminile.
Swadhisthana kshetram è situato sulla parte anteriore del corpo a livello dell’osso pubico.
chakras kshetram

Simbologia tradizionale

Swadhisthana può essere sperimentato di colore nero, poiché è la sede dell’ignoranza primordiale o avidya.
Tradizionalmente, è rappresentato da un loto vermiglio o rosso arancio con sei petali. In ogni petalo c’è una lettera sanskrita: dal petalo in alto a destra nell’illustrazione, in senso orario, bam, bham, mam, yam, ram, lam, del colore del fulmine.
L’elemento di questo chakra è l’acqua, simboleggiata da una luna bianca crescente all’interno del pericarpo del loto.
La luna crescente è formata da due cerchi che incorniciano due yantra: il maggiore ha dei petali rivolti verso l’esterno e rappresenta la dimensione conscia dell’esistenza.
All’interno della luna crescente c’è un cerchio più piccolo con petali simili, ma rivolti all’interno.
Questa è la dimensione dell’inconscio, il magazzino dei karma immanifesti.
Questi due yantra sono separati da un coccodrillo bianco all’interno della luna crescente.
Il coccodrillo è il veicolo che trasporta tutti i fantasmi della vita inconscia.
Esso rappresenta i movimenti sotterranei del karma.
Sopra il coccodrillo risiede il bija mantra vam (वं), anch’esso di un bianco immacolato.
All’interno del bindu del bija mantra risiedono le divinità Vishnu e Rakini.
Vishnu ha quattro braccia, il suo corpo è di un blu luminoso, indossa vestiti gialli ed è molto bello.
Rakini ha il colore del loto blu ed indossa abiti ed ornamenti azzurri.
Nelle sue braccia alzate tiene varie armi e la sua mente è eccitata perché ha bevuto nèttare.
Essa è la dea del regno vegetale, e dato che swadhisthana chakra è strettamente collegato col mondo vegetale, seguire una dieta vegetariana può essere importante per il risveglio di questo chakra.
Il loka di swadhisthana è bhuvar, il piano intermedio di consapevolezza spirituale.
Il tanmatra, o senso connesso con questo chakra, è il gusto.
Il gyanendriya, o senso di conoscenza, è la lingua.
Il karmendriya, o senso di azione, è rappresentato dagli organi sessuali, dai reni e dal sistema urinario.
Il principale vayu di swadhisthana è vyana che scorre attraverso tutto il corpo, e, insieme a manipura chakra, è la sede di pranamaya kosha.
Si dice che colui che medita sulla kundalini in swadhisthana chakra viene immediatamente liberato dai suoi nemici interiori: lussuria, ira, avidità ecc..
Il suo nèttare, in forma di parola, fluisce in prosa, in versi e in appropriate conversazioni.
Egli diventa simile al sole che illumina l’oscurità dell’ignoranza.
Immagine di swadhisthana chakra da http://www.gayreiki.com/Swadhisthana%20Chakra.html

Note


Nello Yoga Sutra di Patanjali II.5 troviamo quattro indizi utili per riconoscere avidya o ignoranza primordiale. Ogni indizio indica un modo particolare in cui scambiamo percezioni superficiali per la realtà. “Avidya”, dice il sutra, “è confondere l’impermanente con l’eterno , l’impuro con il puro , il dolore con la felicità, e il non-sé con il vero Sé.”

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984