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Kundalini yoga: evoluzione attraverso i chakra

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I chakra nell'uomo

Ogni forma di vita è in evoluzione e l’uomo non fa eccezione: l’evoluzione umana, alla quale siamo sottoposti sia come individui che come specie, è un viaggio attraverso i vari chakra.

Muladhara è il chakra fondamentale e basilare da cui comincia la nostra evoluzione e sahasrara è il chakra dove si completa l’evoluzione.
Mentre ci evolviamo verso sahasrara, nel corso della nostra vita si presentano delle esperienze esteriori, e man mano che differenti capacità e centri nel sistema nervoso si risvegliano progressivamente, le esperienze interiori giungono attraverso la meditazione.
Questo avviene perché l’energia scorre con potenziali e frequenze differenti attraverso le nadi del corpo sottile.
Muladhara è il primo centro nell’incarnazione sotto forma umana, ma è anche il chakra più elevato che gli animali hanno la possibilità di risvegliare.
Per gli animali, muladhara è il chakra più elevato, come sahasrara lo è per noi umani.
I chakra superiori a muladhara non sono presenti nella fisiologia psichica degli animali, e il loro sistema nervoso riflette questa relativa deficienza.
Al di sotto di muladhara vi sono altri chakra che rappresentano l’evoluzione del regno animale.
Essi sono in relazione solo alla coscienza sensoriale e non alla consapevolezza mentale.
Quando la vostra coscienza si stava evolvendo attraverso questi chakra, la vostra mente era associata solamente alla coscienza sensoriale.
Non c’era consapevolezza individuale, non c’era l’ego, esso è cominciato da muladhara.
Questi centri inferiori non funzionano più in noi perché li abbiamo trascesi.
Nel corpo animale questi chakra inferiori sono situati negli arti e così anche le nadi.
Le nadi hanno il loro punto di confluenza in muladhara chakra così come le nadi nel corpo umano confluiscono in agya chakra.
I nomi dei chakra inferiori sono: atala, vitala, sutala, talatala, rasatala, mahatala e il più basso è patala.
Così come muladhara è il chakra più basso nel corpo umano, patala è il più basso nel corpo animale.
Questa è la dimensione che rappresenta la totale oscurità dove la natura e la materia sono completamente dormienti e statiche.
Dopo sahasrara ci sono altri chakra che rappresentano la coscienza divina superiore.
Così muladhara chakra è il più alto nell’evoluzione animale, e il primo nell’evoluzione umana.
Sahasrara è il più alto nell’evoluzione umana ed è il primo gradino nell’evoluzione divina superiore.
Man mano che studiamo di più riguardo ai chakra, arriveremo a capire che la kundalini in effetti controlla ogni situazione della vita, essendo i chakra e le nadi soltanto gli strumenti attraverso cui prana shakti e, in definitiva, kundalini shakti, opera.
La kundalini shakti, passando attraverso gli stadi animali della nostra evoluzione, ha influenzato l’intera specie con avidya o ignoranza metafisica.
A causa di questa influenza, il regno animale è stato costretto a seguire la via del mangiare, dormire, aver paura ed accoppiarsi.
Questo rappresenta la fase tamasica dell’evoluzione.
Da muladhara in avanti si passa attraverso la fase rajasica e da sahasrara in avanti si entra in quella sattvica.

Evoluzione spontanea e autogenerata

Fino a muladhara chakra l’evoluzione procede automaticamente.
Gli animali non devono praticare pranayama e japa yoga.
Essi non devono trovare un guru, prendere sannyasa e diventare discepoli.
Essi non devono fare nulla e possono mangiare tutto quello che vogliono.
La natura li controlla completamente.
Poiché non pensano, la natura è benevolmente responsabile di ogni fase della loro evoluzione.
Comunque, quando la kundalini raggiunge muladhara chakra, l’evoluzione non è più spontanea dato che gli esseri umani non sono completamente soggetti alle leggi della natura.
Per esempio, gli animali si accoppiano solamente in una particolare stagione.
In altre stagioni, anche se vivono insieme, non desiderano farlo.
Ma poiché l’uomo è libero dalle leggi della natura, può accoppiarsi quando vuole.
L’uomo ha la consapevolezza del tempo e dello spazio ed ha un ego.
Egli può pensare, può sapere che sta pensando e può sapere che sa che sta pensando.
Questo dipende dall’evoluzione dell’ego.
Se non c’è l’ego, non c’è duplice consapevolezza.
Gli animali non hanno duplice consapevolezza.
Se un cane insegue un altro cane, è sotto l’impulso della natura, ma non sa che sta rincorrendo e l’altro cane non sa che sta scappando, ma lo fa perché l’istinto lo spinge a farlo.
Così, l’uomo possiede una più alta consapevolezza e, possedendola, deve lavorare verso la sua evoluzione.
Ecco perché si dice che la kundalini sta dormendo in muladhara chakra.
Essa non può progredire oltre a meno che non la si spinga con la propria volontà.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984