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La via del kriya yoga

suryanamaskara 0

Swami Sivananda di Rishikesh
Il sistema del kriya yoga è stato elaborato perché il risveglio della kundalini è molto difficile da raggiungere.
Potete provare le varie pratiche yogiche e religiose che sono state sviluppate nel corso dei secoli, ma queste richiedono un alto grado di autodisciplina e severe austerità.
Vi sono così tante cose da fare e da non fare che una persona normale trova difficile metterle in pratica.
Perciò i rishi della tradizione tantrica hanno sviluppato una serie di pratiche che possono essere facilmente adottate da ogni tipo di aspirante, a prescindere dallo stile di vita, dalle abitudini, dal credo e così via.
Certamente vi sono molte pratiche che fanno parte del tantra, ma tra tutte il kriya yoga è considerato essere il più potente e adatto all’uomo di oggi.
Per molti anni la conoscenza di questo sistema dello yoga è stata trasmessa a pochissimi.
Le pratiche erano menzionate nei testi tantrici, ma non erano mai definite chiaramente.
Secondo la tradizione, le pratiche venivano tramandate da guru a discepolo.
Venivano insegnate sia a persone con famiglia che a discepoli che seguivano la via monastica, che presto si resero conto che tramite queste tecniche, la kundalini diveniva una realtà ed un’esperienza reale nella loro vita.
Lo scopo ultimo del kriya yoga è quello di provocare il risveglio dei chakra, di purificare le nadi e infine di risvegliare kundalini shakti.
I kriya sono intesi per risvegliare la kundalini in modo graduale e non bruscamente.
Quando la kundalini si risveglia bruscamente, le esperienze che hanno luogo sono molto difficili da gestire e non si è in grado di capire cosa stia accadendo.
Le tecniche del kriya yoga offrono un mezzo dolce e relativamente non rischioso per espandere la consapevolezza e risvegliare le aree silenti del cervello.
Inoltre il kriya yoga offre un metodo con il quale non è necessario intervenire direttamente sulla mente.
Le pratiche si basano sull’hatha yoga il cui scopo è di controllare il prana.
La mente e il prana interagiscono l’una con l’altro e così, controllando il prana, possiamo ottenere il controllo della mente.

Kriya yoga offre un approccio unico

Kriya yoga significa “yoga della pratica, del movimento o dell’azione”.
A differenza delle varie pratiche religiose, mistiche o yogiche, che richiedono un controllo mentale, l’istruzione speciale nel sistema di kriya yoga è: “Non preoccupatevi della mente”.
Se la mente è dissipata o se è distratta e non riuscite a concentrarvi nemmeno per un secondo, non importa.
Dovete solamente continuare con le vostre pratiche, perché anche senza confrontarsi, controllarsi o tentare di equilibrare la mente, potete evolvere.
Questo è un concetto totalmente nuovo nella vita spirituale, e la maggior parte delle persone non l’ha mai preso realmente in considerazione.
Quando ci si apre ad una religione, si iniziano alcune pratiche spirituali o si va da un guru, la prima cosa che ci viene detta è di controllare la mente.
“Dovreste pensare in questo modo. Non pensate in quel modo. Dovreste agire così. Non fate quello. Quello è male. Quello è peccato. Non commettete peccati”. E così via.
La gente pensa che la mente sia l’ostacolo maggiore nella vita spirituale, ma questo è un concetto errato e pericoloso.
La mente è un ponte tra questo e quello, perciò come può essere un ostacolo?
Uno stupido può pensare che sia un ostacolo e tentare di distruggere quel ponte. Poi, una volta che lo ha distrutto, si domanda come passare dall’altra parte.
Questo è il destino ironico della maggior parte delle persone e sfortunatamente le religioni, l’etica e la morale ne sono responsabili.
Le persone che sono meno consapevoli dell’etica e della morale non hanno problemi mentali.
Sono persone molto buone, felici e fortunate.
I veggenti e i rishi del kriya yoga hanno detto: “Il controllo della mente non è necessario. Continuate semplicemente a praticare i kriya e lasciate che la mente faccia quello che vuole. Nel corso del tempo, l’evoluzione della coscienza vi condurrà al punto dove la mente non vi darà più problemi.”
La dissipazione della mente non è necessariamente colpa della mente.
Le distrazioni possono essere causate da squilibri ormonali, cattiva digestione, flussi carenti di energia nel sistema nervoso e molte altre cose.
Non incolpate la mente per la sua irrequietezza e non considerate voi stessi come una persona impura, cattiva o inferiore perché la vostra mente salta da tutte le parti, pensa a cose negative e a ciò che voi considerate come pensieri cattivi ecc..
Tutti hanno pensieri negativi e distrazioni mentali, perfino una persona caritatevole e compassionevole, un uomo pacifico, una persona casta e pura.
Decine di fattori potrebbero essere la causa di una mente distratta. Reprimere la mente e richiamarla continuamente non è il modo per concentrare la mente, è la via per l’ospedale psichiatrico.
Dopo tutto, chi reprime e chi richiama chi?
Vi sono forse due personalità o due menti in voi stessi?
Vi è una mente cattiva che continua a vagare e una buona che cerca di riportarla indietro?
No, vi è un’unica mente e voi non dovreste creare una spaccatura formando antagonismi all’interno della mente.
Se agite in questo modo, una parte della mente diventa il dittatore e il controllore e l’altra parte la vittima.
Allora svilupperete una grande frattura tra due aspetti della mente e della personalità e in un breve periodo di tempo diventerete completamente schizofrenici.
E’ necessario comprendere questo punto molto bene perché le nostre filosofie, religioni e sistemi di pensiero non sono stati molto sistematici, amorevoli e teneri nel loro approccio con la mente.
Siamo sempre stati portati a credere che la mente sia nociva, ma questo è un errore grave.
Perciò vi prego di ridefinire la mente e di considerarla con un approccio scientifico.
La mente non è una sostanza psicologica e non è neppure un processo di pensiero.
La mente è energia.
La rabbia, la passione, l’avidità, l’ambizione ecc., sono onde di quell’energia.
Per mezzo del kriya yoga state cercando di imbrigliare le energie della mente.
Ma non dovreste cercare di reprimere quest’energia perché altrimenti esploderebbe.
E quanto più reprimete quest’energia, tanto più grave sarà l’esplosione.
Il kriya yoga è molto chiaro nel suo approccio verso la mente.
L’enfasi è nel non cercare di fare qualcosa con la mente.
Se il corpo protesta quando cercate di mantenere ferma una posizione, cambiatela, se la mente si rifiuta di tenere gli occhi chiusi, teneteli aperti.
Ma dovete continuare con le pratiche di kriya yoga perché esse hanno un effetto diretto sui processi più profondi del corpo che sono responsabili dello stato della mente.
Ricordatevi che il corpo influenza la mente e la mente influenza il corpo.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984