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Prepararsi al risveglio: da dove cominciare

suryanamaskara 0

pietra che medita
pietra che medita

Le pratiche di kundalini yoga hanno lo scopo di creare consapevolezza, non necessariamente di provocare il risveglio della kundalini.
Prima di tutto dobbiamo verificare se la kundalini è già risvegliata.
Potrebbe già essere sul punto di risvegliarsi: se aprite il garage e non ci trovate nessuna macchina, forse è perché è già in autostrada.
Quando andate al satsang, fate dei kirtan o conducete uno stile di vita yogico, cominciate ad avere delle esperienze e vi rendete conto che vi sta accadendo qualcosa.
Le pratiche che fate sviluppano la vostra consapevolezza e vi aiutano a ricordare il legame con la vostra precedente evoluzione.
Le pratiche rimuovono il velo che separa la vostra attuale incarnazione da quelle precedenti.

C’era un ragazzo che era l’unico figlio di un uomo ricco. Il ragazzo impazzì e fu mandato in manicomio. Ma egli scappò e si mise ad elemosinare cibo di porta in porta. Non sapeva che i suoi genitori erano morti e che lui nel frattempo aveva ereditato una vasta proprietà, auto, negozi e un sacco di soldi depositati in conti bloccati. Un giorno suo zio lo ritrovò e gli fece avere tutto quello che gli spettava. Il ragazzo guarì dalla malattia mentale e si ricordò ogni cosa che riguardava l’eredità.

Il processo del ricordare avviene in un modo assai simile e quando inizia, sapete esattamente a che punto vi trovate.
Così le pratiche sono necessarie per rimuovere quel velo che è calato davanti alla coscienza e che separa un’incarnazione dall’altra.
Una volta che sapete che la vostra kundalini si trova già nel processo di transizione, vi accorgerete che le pratiche non sono di grande utilità, o meglio, lo sforzo che fate per praticare non è di grande utilità.
Tuttavia, se non c’è alcun risveglio, se la kundalini è in muladhara chakra o in swadhisthana chakra o tra i due, allora è il momento giusto per le pratiche esposte nei libri e dal guru.
E’ molto importante che sushumna venga risvegliata prima della kundalini. Questo è un punto essenziale, che di solito non viene sottolineato chiaramente.
Se la sushumna non è aperta, dove va la shakti?
Passerà attraverso ida o pingala, creando delle complicazioni.
Dovete anche provvedere a purificare i tattva o elementi, e a purificare i chakra e le nadi, altrimenti, quando la kundalini si risveglia, ci sarà una specie di ingorgo. Asana, pranayama e gli shatkarma dell’hatha yoga ci forniscono i mezzi migliori per la purificazione.
Surya namaskara e surya bheda pranayama purificano pingala nadi e gli shatkarma e pranayama purificheranno e risveglieranno sushumna.
Ci sono asana specifiche che sono molto importanti per purificare le nadi e indurre un leggero risveglio nei chakra.
Quindi cominciate con la purificazione dei tattva attraverso le tecniche di purificazione dell’hatha yoga.
Poi iniziate a praticare le asana e quindi pranayama.
Successivamente potete praticare mudra e bandha e cominciare con il kriya yoga.
Il risveglio prima della preparazione
Se le esperienze iniziano prima che siate ben preparati, dovreste dedicarvi immediatamente alla preparazione.
La prima cosa da fare è digiunare, oppure passare ad una dieta leggera.
Dovreste anche vivere tranquillamente, evitando le relazioni sociali e la lettura di libri e giornali.
Certamente in questo periodo dovete evitare di prendere droghe e medicine e dovreste fare molta attenzione a non introdurre prodotti chimici nel corpo.
Se riducete al minimo i rapporti col mondo esterno, le esperienze cesseranno dopo cinque o sei giorni e potrete allora riprendere la vostra vita normale.
Dopo dovreste cercare qualcuno che vi possa dare una guida ulteriore.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984