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Le nadi, i sottili canali lungo i quali fluisce la forza vitale del prana

suryanamaskara 0

I chakra e le nadi
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Nadi significa letteralmente “un flusso di corrente”.
Nei testi antichi è scritto che ci sono 72000 nadi nel corpo psichico dell’uomo.
Queste sono visibili come correnti di luci ad una persona che ha sviluppato la visione psichica.
In tempi recenti la parola nadi è stata tradotta come nervo, ma in realtà le nadi non sono i nervi come li intende la medicina occidentale, dato che sono composte da materia astrale.
Come per i chakra queste si trovano nel corpo fisico, anche se i nervi del corpo fisico devono essere considerati come le loro corrispondenti manifestazioni fisiche.
Nadi sono i sottili canali lungo i quali fluisce la forza vitale del prana.
Tra il grande numero di nadi del corpo psichico, 14 sono le più importanti, e tra queste quattordici, tre sono le principali.
Queste 3 sono ida, pingala e sushumna, di cui la più importante di tutte è la terza.
Tutte le nadi sono subordinate a sushumna, anche ida e pingala.
Sushumna nadi corre entro il midollo spinale, da muladhara chakra fino ad ajna chakra.
É di colore argentato.
pranava
Da “Il potere del serpente”, Arthur Avalon, Edizioni Mediterranee 1987, La descrizione dei sei centri (Shatchakra nirupana) vv 1-3:
1 – Nello spazio esterno al Meru, poste a sinistra e a destra, si trovano le due Shira, Shashi e Mihira.
La Nadi Sushumna, che si sostanzia dell’intreccio dei tre Guna, è nel mezzo.
Essa è la forma della Luna, del Sole e del Fuoco.
Il suo corpo, una fila di fiori Dhustura in boccio, si stende dal centro del Kanda alla testa, e all’interno di essa si stende risplendendo dal Medhra alla testa.
2 – All’interno di essa vi è Chitrini, la quale è lucente dello splendore di Pranava e raggiungibile nelloYoga dallo yogi.
Essa (Chitrini) è sottile come un filo di ragno, penetra in tutti i Fiori di Loto che son situati nella spina dorsale, ed è intelligenza pura.
Essa (Chitrini) è bella a cagione di questi (Fiori di Loto) che sono legati su di lei.
All’interno di essa (Chitrini) v’è la Brahmanadi, che si stende dall’apertura della bocca di Hara al luogo sommo ove è Adideva.
3 – Essa è bella come una catena di lampi e fine come una fibra (di loto), e risplende nella mente dei savi.
É estremamente sottile, ridesta alla conoscenza pura, è la personificazione di ogni Beatitudine, e la sua vera natura è pura Coscienza.
Il Brahma-dvara splende nella sua bocca.
Tale luogo è l’ingresso alla regione cosparsa di ambrosia, ed è chiamato Nodo, ovvero Bocca di Sushumna.
Ida nadi emana dal lato sinistro di muladhara chakra e scorre attraverso ogni chakra con un percorso curvilineo per finire sul lato sinistro di ajna chakra.
É di colore blu.
Pingala nadi emana dal lato destro di muladhara e scorre in modo opposto a quello di ida, fino alla destra di ajna.
Pingala è di colore rosso fuoco.
Ida e pingala sono i percorsi dei due poli opposti della forza vitale che scorre dentro di noi.
Ida è negativa ed è chiamata anche la nadi lunare (chandra), mentre pingala è positiva ed è chiamata la nadi solare (surya).
Le loro qualità sono:

Qualità                       Ida                Pingala
respiro                   narice sinistra           narice destra
temperatura               fredda                    calda
sesso                     femmina                   maschio
qualità                   mentale                   fisica
metallo                   argento                   oro
colore                    blu                       rosso
energia                   negativa                  positiva
nervi                     parasimpatico             simpatico
fiume                     Yamuna                    Gange
pianeta                   luna                      sole

Queste correnti di forza in ida, pingala e sushumna operano incessantemente e la corrente che scorre in qualsiasi momento particolare può essere determinata osservando attentamente il flusso del respiro attraverso le narici.
Se la narice sinistra ha un flusso d’aria maggiore, allora ida nadi è predominante.
Quando il flusso è maggiore nella narice destra, allora pingala è predominante.
Se il flusso nella narice destra è uguale al flusso nella narice sinistra, allora sushumna è predominante.
Se osservate il vostro respiro troverete che di solito fluisce di più in una narice che nell’altra.
Quando fluisce la narice destra (pingala), allora l’energia vitale è più attiva, permettendo all’individuo di fare lavoro fisico, digerire cibo e così via.La mente è estroversa ed il corpo genera più calore.
Quando fluisce la narice sinistra (ida) l’energia mentale è dominante, la mente è introversa e qualsiasi lavoro mentale, di pensiero, di concentrazione, ecc. può essere intrapreso.
Ida nadi fluisce anche principalmente durante il sonno.
Se pingala fluisce di notte, la persona è molto inquieta e trova difficoltà a dormire.
Similmente, se ida fluisce all’ora di pranzo, i procedimenti digestivi possono essere inefficienti causando indigestione.
Tutte le nostre attività sono influenzate dal fluire di queste nadi che si alternano approssimativamente ogni ora.
Comunque è possibile cambiare il flusso volontariamente usando la forza di volontà e alcune tecniche yogiche come padadirasana e pranayama.
Per esempio, se c’è del lavoro da fare ma ci si sente assonnati, è possibile dirigere il flusso di prana verso pingala nadi ottenendo così l’energia necessaria.
Vi è una scienza conosciuta come swara yoga che si occupa dettagliatamente dei flussi alternati delle nadi.
É anche lo scopo principale dell’hatha yoga portare l’equilibrio del flusso di prana in ida e pingala (ha = luna, tha = sole).
Per fare questo il corpo viene purificato dalle sei tecniche conosciute come shatkarma.
Dovremmo avere un costante equilibrio tra questi due flussi in modo da non essere orientati né troppo mentalmente né troppo fisicamente.
Durante una giornata il flusso dell’aria attraverso la narice sinistra dovrebbe predominare per circa 12 ore e quello attraverso la narice destra per le altre 12 ore.
Quando queste due nadi sono purificate ed equilibrate e la mente controllata, la nadi più importante, sushumna, inizia a fluire.
Se si vuole avere successo nella meditazione sushumna deve fluire.
Se fluisce pingala il corpo sarà irrequieto, se fluisce ida la mente tenderà a pensare troppo.
Quando fluisce sushumna, kundalini si eleva attraverso i chakra.
Nella fisiologia umana, le due nadi corrispondono approssimativamente alle due metà del sistema nervoso autonomo: il simpatico ed il parasimpatico.
Pingala coincide con i nervi simpatici, responsabili della stimolazione e dell’accelerazione delle attività relative all’ambiente esterno e della decelerazione degli organi che tendono ad utilizzare molta energia internamente.
I nervi simpatici accelerano il cuore, dilatano i vasi sanguigni, aumentano il ritmo respiratorio ed intensificano l’efficienza degli occhi, delle orecchie, ecc..
I nervi parasimpatici si oppongono direttamente ai nervi simpatici perché riducono la frequenza cardiaca, costringono i vasi sanguigni, rallentano la frequenza respiratoria cosicché l’individuo diviene introverso.
Il flusso di prana in ida e pingala è completamente involontario ed inconscio finché le pratiche yogiche lo portano sotto controllo.
Conclusione
Le descrizioni date sono concordi con le tradizioni dello yoga e l’esperienza degli yogi dei nostri giorni.
Ci auguriamo che l’aspirante spirituale possa trovare queste informazioni utili per il suo cammino.
La necessità principale nella scienza del kundalini yoga è la sensibilità per localizzare i chekra e visualizzare i loro simboli sul piano psichico.
La concentrazione è necessaria e, una volta che il praticante è in grado di concentrarsi sui centri psichici scoprirà di essere ben avviato sulla via della scoperta spirituale.
pranava

Desidero attirare la vostra attenzione sul fatto che le immagini qui riprodotte possono essere fuorvianti se interpretate alla lettera, ma, se usate come spunto per una riflessione interiore libera da costruzioni mentali, possono aiutare a raggiungere quello stato mentale che prelude alla meditazione e in cui si può ricevere in dono la facoltà di percepire il corpo sottile e le sue strutture.