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Introduzione al pranayama – 2° parte

suryanamaskara 0

Respirazione e processo vitale

Sri Yantra
Sri Yantra

La durata della vita di un uomo dipende dal suo modo di respirare.
Una persona che respira in modo breve e rapido avrà una vita più corta di una persona che respira lentamente e profondamente.
Gli antichi yogi misuravano la durata della vita di una persona non in anni, ma col numero delle sue respirazioni.
Ritenevano che ad ognuno fosse assegnato un numero fisso di atti respiratori nella vita, diverso per ogni persona.
Rendendo ogni respirazione più lunga, la vita viene prolungata.
Respirando più profondamente, si è in grado di ottenere più vitalità o prana da ogni respirazione.
Gli antichi yogi vissero in foreste e regioni isolate.
Non ebbero nessuna attività esterna o distrazione e furono in grado di studiare gli animali selvatici molto dettagliatamente.
Notarono che gli animali con un ritmo di respirazione lento, come serpenti, elefanti e tartarughe, avevano una vita lunga.
Animali con ritmo di respirazione rapido come uccelli, cani, conigli, vivevano solo pochi anni.
Da questa osservazione si resero conto dell’importanza di una respirazione lenta.
La respirazione è in diretta relazione con il cuore.
Una respirazione lenta favorisce un battito cardiaco lento, ed un battito cardiaco lento contribuisce ad una vita lunga.
Il cuore di un topo batte mille volte al minuto.
Ha una vita molto breve.
Il battito cardiaco di una balena è di circa sedici volte al minuto e quello di un elefante di circa venticinque.
Entrambi sono famosi per la loro longevità.
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