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Vajrasana (posizione del fulmine)

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vajrasana, posizione del fulmine
Vajrasana (posizione del fulmine)
Mettetevi in ginocchio con i piedi distesi dietro e con gli alluci incrociati.
Le ginocchia dovrebbero essere unite, i talloni separati.
Abbassate le natiche portandole all’interno dei piedi con i talloni di fianco alle anche.
Mettete le mani sulle ginocchia, palmi in basso.
Durata
Praticate vajrasana il più possibile, specialmente dopo i pasti per almeno cinque minuti per migliorare le funzioni digestive.
Concentrazione
Sul normale processo del respiro.
Questo porterà tranquillità alla mente se praticato con gli occhi chiusi.
Nota
Vajrasana è la posizione di preghiera dei musulmani e la posizione di meditazione dei buddhisti giapponesi.
Benefici
Vajrasana modifica il flusso del sangue e gli impulsi nervosi nelle regioni pelvica e viscerale.
Questa posizione aumenta l’efficienza del sistema digestivo.
É utile come posizione dopo i pasti, specialmente per persone che soffrono di indigestione.
Riduce il flusso sanguigno ai genitali e ne massaggia le fibre nervose che li innervano.
Questo la rende utile agli uomini con testicoli dilatati.
Rinforza i muscoli pelvici, previene l’ernia e agevola il parto.
É l’unica posizione meditativa per persone con sciatica o infezioni sacrali.
É molto utile per alleviare disturbi allo stomaco come ulcera o iperacidità.

Vajra è un termine Sanskrito che significa sia fulmine che diamante oltre che un oggetto simbolico che lo rappresenta nell’Induismo e nel Buddhismo tibetano, soprattutto nei rituali tantrici.
Nella mitologia induista il vajra, che rappresenta il fenomeno naturale del fulmine, viene impugnato come arma da Indra, Re degli dei, in modo del tutto simile a Zeus, il Padre degli dei nella mitologia greca.
Il vajra rappresenta l’indistruttibilità, e in quanto l’arma più potente, ha la qualità di non poter essere usato in modo inappropriato e ha la proprietà di tornare sempre a chi lo impugna.
Si narra che il vajra sia stato fatto con le ossa dell’asceta Dadhichi per uccidere Vritra.
Questi era sotto la protezione di Śiva il quale gli aveva promesso che non sarebbe stato ucciso né da armi metalliche né da non metalliche, né prodotte dall’uomo né dagli dei.
Il vajra, quindi, trascende tutte queste categorie simboleggiando la natura stessa della realtà.
(Da Wikipedia – L’enciclopedia libera)