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Vama marga: trattenere bindu

suryanamaskara 0

immagine simboleggiante il concetto di bindu
Bindu significa punto o goccia.
Nel Tantra bindu è considerato il nucleo o il luogo ove risiede la materia, il punto dal quale tutta la creazione diviene manifesta.
In effetti, l’origine di bindu è nei centri superiori del cervello.
Ma a causa dello svilupparsi delle emozioni e delle passioni, bindu discende nella regione più bassa dove viene trasformato nello sperma e negli ovuli.
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Ad un livello superiore, bindu è un punto.
Ad un livello inferiore è una goccia di liquido che esce con l’orgasmo maschile e femminile.
Secondo il Tantra, preservare bindu è assolutamente necessario per due motivi:

  • Primo, perché il processo di rigenerazione può svolgersi solamente con l’aiuto di bindu.
  • Secondo, perché tutte le esperienze spirituali avvengono quando ha luogo un’esplosione di bindu.

Questa esplosione può risultare nella creazione di un pensiero o di qualsiasi altra cosa.
Perciò, nel Tantra vengono raccomandate alcune pratiche al partner maschile per fermare l’eiaculazione e trattenere bindu.
Secondo il Tantra, l’eiaculazione non dovrebbe avvenire.
Si dovrebbe imparare a fermarla.
Per questo scopo il partner maschile dovrebbe perfezionare le pratiche di vajroli mudra, di mula bandha e di uddiyana bandha.
Una volta che questi tre kriya sono stati perfezionati, si riesce a fermare completamente l’eiaculazione, in qualsiasi momento dell’esperienza.
L’atto sessuale culmina con una esperienza particolare che viene raggiunta solamente nel momento dell’esplosione dell’energia.
Se l’esplosione non avviene, l’esperienza non può avere luogo.
Ma questa esperienza deve essere resa duratura, cioè deve essere mantenuta nel tempo, in modo che il livello di energia rimanga elevato.
Quando il livello di energia cade, avviene l’eiaculazione.
Perciò l’eiaculazione è evitata non tanto per preservare il seme, ma perché è causa di depressione nel livello di energia.
Per far muovere questa energia verso l’alto, lungo la colonna vertebrale, si devono perfezionare alcuni kriya dell’hatha yoga.
L’esperienza che avviene in concomitanza con l’energia deve essere elevata ai centri superiori.
È possibile fare questo solamente se si riesce a prolungare e mantenere questa esperienza.
Finché l’esperienza prosegue, potete dirigerla verso i centri superiori.
Ma non appena il livello di energia subisce una depressione, inevitabilmente vi sarà l’eiaculazione.
L’eiaculazione abbassa la temperatura del corpo e, allo stesso tempo, il sistema nervoso subisce una depressione.
Quando i sistemi nervosi simpatico e parasimpatico subiscono una depressione influenzano anche il cervello.
Ecco perché molte persone hanno problemi di ordine mentale.
Quando riuscite a trattenere il seme senza eiaculazione, l’energia del sistema nervoso e la temperatura del corpo rimarranno inalterati.
Allo stesso tempo, vi sentite liberi da ogni senso di perdita, di depressione, di frustrazione e di colpa.
La ritenzione aiuterà anche ad aumentare la frequenza della vita sessuale, cosa positiva per ambedue i partner.
L’atto sessuale non deve creare debolezze e dissipare energia, al contrario, può divenire un mezzo per far esplodere l’energia.
Perciò non si dovrebbe sottovalutare il valore della ritenzione di bindu.
Nell’hatha yoga vi sono delle pratiche che devono essere perfezionate a questo scopo.
Dovreste iniziare con asana tipo paschimottanasana, shalabhasana, vajrasana, supta vajrasana e siddhasana.
Queste sono benefiche perché generano una contrazione sistematica nei centri inferiori.
Anche sirshasana è molto importante perché serve a ventilare il cervello in modo che tutte le esperienze divengano proficue.
Una volta perfezionate queste posizioni, shambhavi mudra dovrà essere perfezionato per mantenere la concentrazione stabile in bhrumadhya.
Poi si deve praticare vajroli mudra assieme a mula bandha e uddiyana bandha in kumbhaka.
La pratica di kumbhaka è necessaria mentre si ritiene l’eiaculazione.
La ritenzione del respiro e di bindu vanno assieme.
La perdita di kumbhaka corrisponde alla perdita di bindu e perdita di bindu è perdita di kumbhaka.
Durante kumbhaka, mentre mantenete l’esperienza, dovreste riuscire a dirigerla verso i centri superiori.
Se riuscite a creare un archetipo di questa esperienza, magari nella forma di un serpente o di una linea luminosa, allora il risultato sarà fantastico.
Perciò, nella vita spirituale, bindu deve essere preservato ad ogni costo.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984