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Cos’è la kundalini

suryanamaskara 0

shakti danzante
Tutti dovrebbero sapere qualcosa sulla kundalini perché rappresenta la futura coscienza dell’umanità.
Kundalini è il nome della forza potenziale latente assopita nell’organismo umano, ed è situata alla base della colonna vertebrale.
Nel corpo maschile è nel perineo, tra gli organi genitali ed escretori.
Nel corpo femminile è situata nel collo dell’utero, nella cervice.
Questo centro è conosciuto come muladhara chakra ed è effettivamente una struttura fisica.
E’ una piccola ghiandola che può anche essere asportata o spremuta.
Ad ogni modo, la kundalini è un’energia latente ed anche se la ghiandola venisse spremuta, non esploderebbe come una bomba.
Per risvegliare la kundalini è necessario prepararsi attraverso delle pratiche yogiche.
Dovete praticare asana, pranayama, kriya yoga e meditazione.
Allora, quando sarete in grado di dirigere il prana dentro la sede della kundalini, l’energia si risveglierà e salirà attraverso sushumna nadi, il canale nervoso centrale, su fino al cervello.
Con il risveglio della kundalini, quando le aree dormienti iniziano a sbocciare come fiori, avviene un’esplosione nel ceervello.
Quindi la kundalini può essere messa in relazione con il risveglio delle aree silenti del cervello.
Sebbene si dica che la kundalini risieda in muladhara chakra, ciascuno di noi si trova ad un diverso livello di evoluzione e in alcuni di noi la kundalini può avere già raggiunto swadhisthana, manipura o anahata chakra.
Perciò, qualsiasi sadhana cominciate, potrebbe avvenire subito un risveglio in anahata o in un altro chakra.
Comunque, il risveglio della kundalini in muladhara chakra è una cosa, mentre il risveglio in sahasrara, il centro più elevato del cervello, è un’altra.
Una volta che il loto dai mille petali di sahasrara sboccia, sorge una nuova coscienza.
La nostra attuale coscienza non è libera perché la mente è subordinata alle informazioni che riceve dai sensi.
Se non aveste gli occhi, non potreste vedere; se foste sordi, non potreste sentire.
Ma quando la coscienza superiore emerge, l’esperienza e anche la conoscenza divengono completamente indipendenti.
Come l’uomo scoprì la kundalini
Fin dall’inizio della creazione, l’uomo fu testimone di molti avvenimenti trascendentali.
A volte poteva leggere nel pensiero degli altri o era testimone dell’avverarsi delle predizioni di qualcuno o poteva vedere addirittura i propri sogni divenire realtà.
Egli rifletté a lungo sul fatto che alcune persone potevano scrivere poesie ispirate o comporre musiche bellissime, mentre altre non potevano; una persona poteva lottare per giorni di fila sul campo di battaglia e un’altra non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto.
Così volle scoprire come mai gli uomini fossero così diversi gli uni dagli altri.
Nel coso di questa indagine l’uomo arrivò a comprendere che in ogni individuo c’é una forma particolare di energia.
Vide che in alcune persone era latente, in altre era in evoluzione e che in un ristretto numero di persone era realmente risvegliata.
In principio l’uomo chiamò questa energia con i nomi di dei, dee, angeli o divinità.
Poi scoprì il prana e lo chiamò prana shakti.
Nel tantra venne chiamata kundalini.

Da “Kundalini Tantra”, Swami Satyananda Saraswati, edizioni Satyananda Ashram Italia 1984