Press "Enter" to skip to content

Introduzione ai bandha

suryanamaskara 0

pranava
Questo è un piccolo ma molto importante gruppo di pratiche yogiche.
Queste tecniche fisiche permettono al praticante di controllare diversi organi e nervi del corpo.
La parola bandha significa “tenere o stringere” che esattamente descrive le azioni fisiche che vengono richieste per praticare queste tecniche.
Varie parti del corpo vengono gentilmente ma potentemente contratte e strette.
Questo ha l’effetto di massaggiare gli organi interni, di rimuovere il sangue stagnante e di stimolare e regolare i nervi che innervano questi organi.
Questo migliora il funzionamento e la salute del corpo.
Anche se questi bandha vengono eseguiti fisicamente hanno effetti sottili sui chakra tramite un influsso di vibrazioni psichiche in tutto l’essere del praticante.
Aiutano a sciogliere i granthi (nodi psichici) – Brahma granthi, Vishnu granthi e Shiva granthi – che impediscono il liberfo flusso di prana lungo la nadi sushumna.
In questo modo viene liberato il potere spirituale.
I praticanti esperti possono fare esperienza del tendersi di sushumna nadi che è un segno sicuro che l’energia psichica si sta manifestando.
Quelle persone che hanno raggiunto alti stadi di meditazione sapranno che questa è la stessa esperienza che si prova quando un chakra si sta per aprire o rivelarsi o esprimersi.
I bandha in congiunzione con altre tecniche
Mentre si stanno sviluppando e perfezionando, i bandha possono essere praticati da soli ma via via che l’aspirante progredisce lungo il sentiero yogico i bandha dovrebbero essere incorporati con le pratiche di mudra e pranayama.
In questo modo si otterranno i massimi benefici.
Quando il flusso di prana viene stimolato come nella pratica di pranayama, i bandha controllano il flusso e lo dirigono nelle aree giuste prevenendone la dissipazione.
Quando le tecniche yogiche sono combinate le facoltà psichiche vengono risvegliate ed inizia lo yoga avanzato.
I metodi di utilizzazione dei bandha assieme ai mudra ed al pranayama sono trattati nello hatha yoga.
Kumbhaka
I bandha richiedono al praticante di trattenere il respiro.
Ovviamente all’inizio la ritenzione dovrebbe essere di breve durata, ma diventerà molto più lunga man mano che il praticante sviluppa la sua abilità.
La ritenzione può essere esterna o interna.
L’attività dei polmoni può essere sospesa dopo una profonda espirazione o l’aria può essere trattenuta nei polmoni dopo una inspirazione.
Questa pratica è una parte essenziale dei bandha, così come dei pranayama, e si consiglia al praticante di sviluppare lentamente la sua capacità di trattenere il respiro.
Il periodo di ritenzione dovrebbe essere aumentato gradualmente in un periodo di alcune settimane o mesi, senza imporre sforzi indebiti ai polmoni.